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Diagnosi di Disordine Motorio Funzionale

Criteri diagnostici

I disordini neurologici di tipo funzionale (DNF) sono stati per molti anni considerati come un capitolo della medicina a confine tra neurologia e psichiatria, la cui diagnosi poteva essere raggiunta solo al termine di un lungo percorso di esclusione delle possibili patologie organiche sottostanti il disturbo.
Oggigiorno l’algoritmo diagnostico si è evoluto verso un approccio più “positivo”, basato quindi sulla ricerca di specifiche caratteristiche cliniche e supportato da indagini strumentali.
Un esempio di algoritmo diagnostico per la diagnosi di FMD è quello proposto da Morgante F et al. nel 2013, visibile nel riquadro a lato (Figura 1) [1]. Parallelamente a questa evoluzione concettuale, anche i criteri diagnostici sono stati rivisitati negli ultimi anni. Ai fini dell’inserimento dei pazienti nel RIDMF, si consiglia di fare riferimento alla revisione di Gupta e Lang del 2009, che valorizza l’utilizzo di esami strumentali come quelli neurofisiologici, come elemento di supporto diagnostico [2].


Criteri di inclusione nel registro

Tutti i pazienti con età superiore ai 18 anni, affetti da un disordine neurologico funzionale a fenomenologia motoria. Di seguito sono elencate le categorie fenomenologiche da considerare ai fini dell’inserimento nel RI-DMF.

  • Tremore
  • Ipostenia
  • Mioclono
  • Distonia
  • Disturbi della marcia
  • Parkinsonismo
  • Tic
  • Emispasmo faciale e buccale

Referenze

[1] Morgante F, Edwards MJ, Espay AJ. Psychogenic Movement Disorders. Continuum 2013; 19(5) Movement Disorders: 1383-1396.

[2] Gupta A, Lang AE. Psychogenic Movement Disorders. Current Opinion in Neurology 2009; 22: 430-436.