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Al via il Premio Fondazione SIN e Fondazione LIMPE
Bando Mariola Segala

Tag - #BandoMariolaSegala Ricerca Parkinson
Panorama Sanità -8 Giugno 2021: Parkinson: al via il premio Mariola Segala

Fondazione Sin e Fondazione Limpe promuovono la Ricerca Scientifica tra i giovani.

Al via il Premio Mariola Segala, istituito da Fondazione SIN (Società Italiana di Neurologia) e Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus per finanziare la ricerca scientifica sulla malattia di Parkinson. Circa sei milioni di persone nel mondo convivono con questa patologia, un numero destinato ad aumentare a causa dell’invecchiamento progressivo della popolazione, oltre 9 milioni previsti per il 2040. Per il prossimo biennio 2021-2022 Fondazione SIN e Fondazione LIMPE hanno deciso, quindi, di destinare la donazione di 500.000 euro ricevuta dalla famiglia Locatelli in memoria della Sig.ra Mariola Segala, al finanziamento di 10 progetti di ricerca da 50.000 euro ciascuno sulla malattia di Parkinson a favore di giovani ricercatori under 40, che operano in Italia presso Enti pubblici o privati no profit.

“Il miglior modo per dare seguito allo spirito di un lascito testamentario ci è sembrato proprio investire sui giovani, in progetti innovativi, sul futuro della ricerca in Italia. Siamo sicuri che le eccellenze presenti nei nostri centri di ricerca sapranno esprimere progetti interessanti e importanti per migliorare la comprensione dei meccanismi di malattia, nonché per aiutare nella prevenzione e la cura della malattia” dichiara il Presidente di Fondazione SIN, Gioacchino Tedeschi.

Fondazione SIN e Fondazione LIMPE si prefiggono di affrontare la sfida dell’impatto sociale ed economico posta dalla malattia di Parkinson finanziando la ricerca scientifica. In particolare, individuano nella prevenzione e nel trattamento delle fasi precoci di malattia le aree di maggiore interesse su cui investire, soprattutto a fronte dell’evidenza che i sintomi motori della malattia compaiono quando il quadro patologico è già compromesso e alla luce della necessità di terapie in grado di modificare favorevolmente il decorso della malattia dalle fasi più precoci.

I progetti di ricerca dovranno riferirsi a una delle seguenti aree: prevenzione, stili di vita e metodi di screening; fasi precoci di malattia, individuazione di marcatori diagnostici e target farmacologici; terapie innovative “Disease-modifying”; nuovi approcci di neurologia digitale e teleneurologia; meccanismi patogenetici e fisiopatologici con risvolti traslazionali.

“Siamo convinti dell’importanza di offrire ai giovani ricercatori l’opportunità di sviluppare e  finanziare i loro progetti  di ricerca; grazie a questa preziosa donazione potranno realizzare i progetti ricerca, così da garantire un futuro nello sviluppo di nuove scoperte scientifiche sulla malattia di Parkinson” – sottolinea il Presidente di Fondazione LIMPE, Leonardo Lopiano – “la nostra mission, infatti, è proprio quella di promuovere nuove conoscenze su questa patologia per la quale c’è ancora tanto da scoprire per poter dare una speranza di cura alle tante persone affette da Parkinson sempre in attesa di nuove terapie.”

Possono partecipare i laureati in medicina e chirurgia, con un’età non superiore ai 40 anni, cittadinanza italiana, soci SIN oppure Accademia LIMPE/DISMOV, con al proprio attivo almeno tre pubblicazioni negli ultimi tre anni e almeno una pubblicazione nella quale si figura come primo o ultimo autore. Sono considerati ai fini della valutazione, anche se non obbligatori, il possesso della Specializzazione in Neurologia, del titolo di Dottore di Ricerca ed esperienze di ricerca all’estero. Il progetto deve essere condotto in centri di ricerca, pubblici o privati, situati in Italia, che abbiano nel loro statuto l’indicazione di strutture di ricerca senza scopi di lucro.

Queste le scadenze del Premio Mariola Segala:

  • Fase I: entro il 30/6/2021 i ricercatori presenteranno la lettera di intenti che sarà valutata da una Commissione Tecnico Scientifica sulla base del possesso dei criteri di eleggibilità e dell’attinenza del progetto agli obiettivi del bando. Le valutazioni saranno comunicate entro il 30/7/2021

  • Fase II: entro il 30/9/2021 per i progetti che avranno superato la fase I, i ricercatori dovranno produrre una Full Application che verrà sottoposta al processo di peer reviews da parte di tre reviewers esperti in materia, per una valutazione della qualità scientifica.

Il Comitato Tecnico Scientifico stilerà poi una graduatoria sulla base delle valutazioni dei reviewers per poi sottoporla ai consigli di Amministrazione della Fondazione SIN e della Fondazione LIMPE che dovranno stabilire il numero di progetti ammessi. Il Bando è disponibile sul sito web Fondazione Società Italiana di Neurologia www.neuro.it e Fondazione LIMPE www.fondazionelimpe.it.


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Al via il Premio Mariola Segala, istituito da Fondazione SIN (Società Italiana di Neurologia) e Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus per finanziare la ricerca scientifica sulla malattia di Parkinson. Circa sei milioni di persone nel mondo convivono con questa patologia, un numero destinato ad aumentare a causa dell’invecchiamento progressivo della popolazione, oltre 9 milioni previsti per il 2040.

Per il prossimo biennio 2021-2022 Fondazione SIN e Fondazione LIMPE hanno deciso, quindi, di destinare la donazione di 500.000 euro ricevuta dalla famiglia Locatelli in memoria della Sig.ra Mariola Segala, al finanziamento di 10 progetti di ricerca da 50.000 euro ciascuno sulla malattia di Parkinson a favore di giovani ricercatori under 40, che operano in Italia presso Enti pubblici o privati no profit.

“Il miglior modo per dare seguito allo spirito di un lascito testamentario ci è sembrato proprio investire sui giovani, in progetti innovativi, sul futuro della ricerca in Italia. Siamo sicuri che le eccellenze presenti nei nostri centri di ricerca sapranno esprimere progetti interessanti e importanti per migliorare la comprensione dei meccanismi di malattia, nonché per aiutare nella prevenzione e la cura della malattia” dichiara il Presidente di Fondazione SIN, Prof. Gioacchino Tedeschi.

Fondazione SIN e Fondazione LIMPE si prefiggono di affrontare la sfida dell’impatto sociale ed economico posta dalla malattia di Parkinson finanziando la ricerca scientifica. In particolare, individuano nella prevenzione e nel trattamento delle fasi precoci di malattia le aree di maggiore interesse su cui investire, soprattutto a fronte dell’evidenza che i sintomi motori della malattia compaiono quando il quadro patologico è già compromesso e alla luce della necessità di terapie in grado di modificare favorevolmente il decorso della malattia dalle fasi più precoci.

I progetti di ricerca dovranno riferirsi a una delle seguenti aree: prevenzione, stili di vita e metodi di screening; fasi precoci di malattia, individuazione di marcatori diagnostici e target farmacologici; terapie innovative “Disease-modifying”; nuovi approcci di neurologia digitale e teleneurologia; meccanismi patogenetici e fisiopatologici con risvolti traslazionali.

“Siamo convinti dell’importanza di offrire ai giovani ricercatori l’opportunità di sviluppare e  finanziare i loro progetti  di ricerca; grazie a questa preziosa donazione potranno realizzare i progetti ricerca, così da garantire un futuro nello sviluppo di nuove scoperte scientifiche sulla malattia di Parkinson”
– sottolinea il Presidente di Fondazione LIMPE, Prof. Leonardo Lopiano – “ la nostra mission, infatti, è proprio quella di promuovere nuove conoscenze su questa patologia per la quale c’è ancora tanto da scoprire per poter dare una speranza di cura alle tante persone affette da Parkinson sempre in attesa di nuove terapie.”

Possono partecipare i laureati in medicina e chirurgia, con un’età non superiore ai 40 anni, cittadinanza italiana, soci SIN oppure Accademia LIMPE / DISMOV, con al proprio attivo almeno tre pubblicazioni negli ultimi tre anni e almeno una pubblicazione nella quale si figura come primo o ultimo autore. Sono considerati ai fini della valutazione, anche se non obbligatori, il possesso della Specializzazione in Neurologia, del titolo di Dottore di Ricerca ed esperienze di ricerca all’estero. Il progetto deve essere condotto in centri di ricerca, pubblici o privati, situati in Italia, che abbiano nel loro statuto l’indicazione di strutture di ricerca senza scopi di lucro.

Queste le scadenze del Premio Mariola Segala:

  • Fase I: entro il 30/6/2021 i ricercatori presenteranno la lettera di intenti che sarà valutata da una Commissione Tecnico Scientifica sulla base del possesso dei criteri di eleggibilità e dell’attinenza del progetto agli obiettivi del bando. Le valutazioni saranno comunicate entro il 30/7/2021

  • Fase II: entro il 30/9/2021 per i progetti che avranno superato la fase I, i ricercatori dovranno produrre una Full Application che verrà sottoposta al processo di peer reviews da parte di tre reviewers esperti in materia, per una valutazione della qualità scientifica.

Il Comitato Tecnico Scientifico stilerà poi una graduatoria sulla base delle valutazioni dei reviewers per poi sottoporla ai consigli di Amministrazione della Fondazione SIN e della Fondazione LIMPE che dovranno stabilire il numero di progetti ammessi.
 
Il Bando è disponibile sul sito web Fondazione Società Italiana di Neurologia www.neuro.it e Fondazione LIMPE www.fondazionelimpe.it.


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SERVIZIO EMERGENZA COVID 19 per la Malattia di Parkinson e i Disordini del Movimento

Tag - #Covid19 Emergenza COVID-19
Il Messaggero - 24 Marzo 2021: Malattia di Parkinson, numero verde gratuito per l'emergenza Covid 19

Due servizi gratuiti per i malati di Parkinson. Li mette a disposizione la Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus come servizio di emergenza durante la pandemia Covid 19.

Chiamando il numero verde gratuito 800149626 è possibile avere un "a tu per tu" con il neurologo ogni martedì dalle 15  alle 17  e con lo psicologo il venerdì, sempre dalle 15 alle 17.


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“Se hai bisogno di chiedere informazioni al neurologo o se hai bisogno di supporto psicologico, approfitta del Numero Verde Gratuito 800149626 attivo dalle 15:00 alle 17:00 il martedì “A tu per tu con il neurologo” e il venerdì “A tu per tu con lo psicologo”.

È questo il monito della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus , sempre in prima linea per supportare i pazienti parkinsoniani o con patologie legate ai disordini del movimento. «La LIMPE – si legge in una nota – dall’inizio della pandemia ha messo a disposizione un servizio gratuito di teleassistenza per rispondere a tutte le domande legate al Covid-19 in correlazione con la malattia di Parkinson».

«Continua, inoltre, il fitto programma di webinar previsti dal mese di aprile fino a giugno 2021. L’obiettivo di questi incontri gratuiti è approfondire tematiche legate alla malattia di Parkinson e i disordini del movimento con argomenti di particolare interesse per pazienti, caregivers e familiari» conclude.


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Roma, 23 marzo 2021 – “Se hai bisogno di chiedere informazioni al neurologo o se hai bisogno di supporto psicologico, approfitta del Numero Verde Gratuito 800149626”.

Questo il monito della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus – sempre in prima linea per supportare i pazienti parkinsoniani o con patologie legate ai disordini del movimento – che dall’inizio della pandemia ha messo a disposizione un servizio gratuito di teleassistenza per rispondere a tutte le domande legate al Covid-19 in correlazione con la malattia di Parkinson.

Continua, inoltre, il fitto programma di webinar previsti dal mese di aprile fino a giugno 2021. L’obiettivo di questi incontri gratuiti è approfondire tematiche legate alla malattia di Parkinson e i disordini del movimento con argomenti di particolare interesse per pazienti, caregivers e familiari.


Numero Verde Gratuito 800149626
attivo dalle ore 15.00 alle 17.00, nei giorni:
Martedì “a tu per tu con il neurologo”
Venerdì “a tu per tu con lo psicologo”


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La denuncia della Fondazione "Molte storie evidenziano una costante incertezza tra gli stessi operatori. Chiediamo alle istituzioni nuove linee guida con priorità vaccinale"


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Caregiver Academy

Tag - #Caregiver Corso per Caregiver
Altraeta - 30 Marzo 2021: La formazione del Caregiver in tempi di pandemia

Anche in tempi di pandemia la formazione del caregiver resta una priorità. Si è conclusa la prima edizione della Neuroscience Caregiver Academy. L’iniziativa ha rappresentato un supporto fondamentale concreto per i caregiver che si occupano della gestione domiciliare di persone affette dal Parkinson.

La partnership tra AbbVie, Accademia LIMPE-DISMOV, Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus ed ANIN ha dato vita ad un progetto dedicato alla formazione e all’empowerment del caregiver.
L’iniziativa, composta da incontri formativi e momenti di confronto, ha riguardato aspetti non solo fisici e psicologici legati alla patologia, ma anche pratici e burocratici.
Si è trattato di un supporto concreto che ha assunto ancora maggiore importanza a causa dell’emergenza COVID-19. Un momento in cui i caregiver si sono ritrovati ancora più soli e privi del contatto diretto con medici e specialisti.

I numeri del progetto
Da fine 2020 ad oggi, il progetto ha coinvolto oltre 80 caregiver in circa 70 ore di formazione, in presenza e virtuale, con 40 specialisti afferenti ai principali centri clinici d’eccellenza come infermieri, neurologi e fisioterapisti.

Un’idea nata dall’ascolto attivo delle esigenze del caregiver grazie anche ad un’indagine preliminare svolta tra i partecipanti dalla quale è emersa l’esigenza di capire e conoscere meglio la malattia:

    Il 77% dei caregiver ha dichiarato di aver bisogno di supporto per la gestione dei disturbi del movimento del proprio caro.
    Il 65% ha lamentato una mancanza di informazioni relative al supporto psicologico da fornire al paziente.
    Il 46% richiedeva aiuto per la gestione dell’alimentazione.

I risultati
L’obiettivo è stato quello di fornire un corretto approccio assistenziale e psicologico al paziente e di ottenere maggiore assistenza sanitaria. Al termine della formazione, i caregiver hanno dichiarato di aver acquisito nuove conoscenze e modificato alcune abitudini nella gestione dei disturbi del movimento e dell’alimentazione.

Si è trattato di un modo per fornire risposte concrete per il miglioramento della qualità della vita del paziente e dei suoi cari, per ottimizzarne il percorso di cura. Ma anche di un modo per creare un network tra le istituzioni e garantire una migliore assistenza con un approccio olistico nella gestione della patologia.


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Mettere il caregiver al centro per sostenere meglio i malati di Parkinson. È il cuore del progetto Neuroscience Caregiver Academy – nato dalla partnership tra l’azienda farmaceutica AbbVie, l’Accademia Limpe-Dismov, la Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e l’Associazione nazionale infermieri neuroscienze – che ha presentato oggi i risultati dello studio pilota.

Gli 80 caregiver che dalla fine del 2020 hanno seguito un percorso di formazione studiato sulle loro esigenze collegate all’assistenza di un proprio caro affetto da Parkinson sono riusciti ad acquisire nuove conoscenze e a modificare alcune abitudini nella gestione dei disturbi legati a movimento e alimentazione.

La rilevanza di questa iniziativa risiede nella personalizzazione dell’offerta formativa per il caregiver a partire dalle esigenze educative da lui direttamente manifestate. Che riguardano, per tre caregiver su quattro, il modo di gestire i disturbi del movimento del proprio assistito, come fare per supportarlo psicologicamente (65%) e nell’alimentazione (46%).

Il supporto a chi assiste un malato può fare la differenza proprio nell’outcome clinico del paziente neurologico “Alcuni studi, infatti, hanno dimostrato che esiste una correlazione tra lo stato di salute dei pazienti e l’operato dei caregiver, e come entrambi si influenzano a vicenda”, spiega la presidente dell’Associazione nazionale infermieri neuroscienze, Giuseppina Pipitone.

Anche se “tutto non può essere demandato a una singola categoria professionale, ma viene arricchito dall’approccio multidisciplinare e dalla sinergia creatasi tra i vari attori convolti nel percorso di cura, come fatto durante la Neuroscience Caregiver Academy”. Come dimostra non solo la pletora dei 40 specialisti coinvolti nella formazione e nell’empowerment dei caregiver, ma soprattutto la variegata composizione dell’academy composta da infermieri, neurologi, logopedisti psicologi, avvocati, nutrizionisti, fisioterapisti, assistenti sociali e altre figure professionali utili alla gestione del paziente neurologico.

Le necessità del paziente neurologico in generale, e di coloro che sono affetti da Parkinson in particolare, sono molte e multi-sfaccettate e “l’impegno del caregiver dovrebbe rientrare a pieno titolo nell’ottimizzazione del percorso di cura e gestione del paziente”, dice Leonardo Lopiano, neurologo e presidente della Fondazione Limpe.

“Il risultato di questa edizione pilota della Neuroscience Caregiver Academy dedicata al Parkinson è la testimonianza del valore di creare network tra le istituzioni, per garantire una migliore assistenza e un approccio olistico nella gestione della patologia. Un modello adattabile a diverse patologie neurodegenerative e personalizzabile in base alle esigenze territoriali”, aggiunge il presidente dell’Accademia Limpe – Dismov, Mario Zappia.

Certo, raggiungere un’omogeneità territoriale nella gestione del paziente neurologico anche in virtù dell’apporto fondamentale di caregiver consapevoli e formato è un obiettivo ambizioso. Che però trova una sponda anche dal punto di vista istituzionale. Come dichiara anche Fabiola Bologna, segretario della XII Commissione Affari sociali della Camera: “La formazione dei caregiver secondo standard qualitativi e omogenei sul territorio nazionale è un tema di interesse politico per garantire qualità di vita alle famiglie. Il percorso è sicuramente ancora lungo, ma le sperimentazioni virtuose – anche con il sostegno della digital health come la teleassistenza e il telemonitoraggio – ci indicano la strada che dobbiamo proseguire per la costruzione di un sistema strutturale e coordinato”.


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La “Neuroscience Caregiver Academy”, progetto formativo dedicato ai caregiver delle persone con malattia di Parkinson, renderà pubblici i propri esiti nel corso di un incontro online con la stampa, in programma per domani, 25 marzo. Per l’occasione verranno presentati i risultati del sondaggio sui caregiver svolto prima e dopo il corso di formazione, dando spazio, inoltre al racconto diretto di un caregiver, rispetto a tale esperienza. E da ultimo, ma non ultimo, si discuterà insieme ad alcuni Parlamentari dell’attuale situazione legislativa riguardante i caregiver

Presentata nell’autunno dello scorso anno, come avevamo segnalato anche sulle nostre pagine, la Neuroscience Caregiver Academy, progetto formativo dedicato ai caregiver delle persone con malattia di Parkinson, nato da una partnership tra la Società AbbVie Italia, l’Accademia LIMPE-DISMOV, la Fondazione LIMPE per il Parkinson e l’ANIN (Associazione Nazionale Infermieri in Neuroscienze), renderà ora pubblici gli esiti dell’iniziativa, nel corso di un incontro online con la stampa, in programma per la mattinata di domani, giovedì 25 marzo (ore 11.30).
Per l’occasione verranno presentati i risultati del sondaggio sui caregiver svolto prima e dopo il corso di formazione, dando spazio, inoltre al racconto diretto di un caregiver, rispetto a tale esperienza. Da ultimo, ma non ultimo, quindi, si discuterà insieme ad alcuni Parlamentari dell’attuale situazione legislativa riguardante i caregiver.

L’incontro sarà ripartito in tre momenti principali, il primo dei quali (Neuroscience Caregiver Academy: cosa è successo in questi mesi?) vedrà la partecipazione di Leonardo Lopiano, presidente della Fondazione LIMPE), Mario Zappia, presidente dell’Accademia LIMPE-DISMOV, Annalisa Iezzi, direttore medico di AbbVie Italia e Giuseppina Pipitone, presidente dell’ANIN), con la testimonianza finale di un caregiver, come detto in precedenza.
Durante la seconda parte (Parola alle Istituzioni: il loro impegno a sostegno del caregiver), interverranno le deputate Fabiola Bologna ed Elena Carnevali (componenti della XII Commissione Affari Sociali della Camera), la senatrice Simona Nocerino (componente della IV Commissione Difesa del Senato) e la senatrice Roberta Toffanin (componente della VI Commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama).
La terza e ultima parte , infine (Quali prospettive per il futuro?), prima delle domande e risposte conclusive, sarà condotta dai già citati Leonardo Lopiano, Mario Zappia, Annalisa Iezzi e Giuseppina Pipitone. (S.B.)


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Invito all’incontro digitale con la stampa, mercoledì 25 marzo alle ore 11.30, per presentare i risultati della Neuroscience Caregiver Academy (NCA), il progetto di formazione gratuita per i caregiver che si prendono cura dei malati di Parkinson nato dalla partnership di AbbVie, Accademia LIMPE-DISMOV, Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus e ANIN (Associazione Nazionale Infermieri in Neuroscienze).

Il progetto, in particolare durante l’emergenza COVID-19, ha visto l’attivazione di corsi di formazione virtuale tenuti da specialisti afferenti ai principali centri clinici d’eccellenza italiani, fornendo un supporto concreto per i caregiver e favorendo l’introduzione di un percorso istituzionale di supporto a questa importante figura.

Oltre ai referenti dei partner del progetto, saranno presenti la Sen. Simona Nunzia Nocerino e l’On. Fabiola Bologna, Membro della Commissione Affari sociali della Camera, per discutere delle iniziative istituzionali in atto dedicate al caregiver, sia in termini di aiuti economici che di formazione.

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WEBINAR: Pandemia COVID-19, vaccini e Parkinson

Tag - #Covid19 Emergenza COVID-19
Corriere della Sera - Neuroscienze - 19 Febbraio 2021: Parkinson e Covid: rischi specifici e importanza delle vaccinazioni 

Seminario online della Fondazione Limpe ha fatto il punto sulla situazione tra dubbi , timori non sempre giustificati e eventuali aggiustamenti delle terapie

Durante la pandemia Covid-19 alcuni si sentono più in pericolo di altri perché già portatori di un’altra patologia importante. É certamente il caso delle persone con malattia di Parkinson. A un chiarimento del rapporto tra rischi da Covid-19 e questa malattia neurodegenerativa ha dedicato un webinar – una sorta di seminario on line aperto alle associazioni dei malati – la Fondazione LIMPE per il Parkinson, una onlus impegnata nel sostegno alla ricerca medico-scientifica, nella formazione e nella divulgazione di informazioni sulla malattia di Parkinson, i parkinsonismi e altri disturbi del movimento.

Maggior gravità dei sintomi

«Chi soffre di Parkinson non corre un rischio maggiore di contrarre l’infezione, ma, una volta contratta, gli studi disponibili indicano un maggior rischio di infezione grave» dice Leonardo Lopiano, direttore dell’Unità di Neurologia del Dipartimento di Neuroscienze e Salute mentale della AOU Città della Salute e della Scienza di Torino. I pazienti più a rischio sarebbero quelli con altre patologie concomitanti, soprattutto i più anziani, quelli in fase avanzata di malattia e con decadimento cognitivo. Sembra, tuttavia, dagli studi finora pubblicati, che alcuni interventi terapeutici abbastanza diffusi tra chi soffre di malattia di Parkinson potrebbero teoricamente avere un’azione protettiva, come l’assunzione di di amantadina, un farmaco antiparkinsoniano che nasce come antivirale. Anche la vitamina D potrebbe essere protettiva, ma questi dati devono ancora essere verificati con studi clinici specifici».


I dati sulla «prima ondata»

Quello che al momento è conosciuto sul rapporto tra Parkinson e Covid-19 proviene da studi realizzati durante la cosiddetta prima ondata. In quei mesi di pandemia sono stati realizzati almeno una quindicina di studi, la cui casistica complessiva è costituita da circa 11.000 pazienti, e molti sono stati eseguiti da ricercatori italiani. «E’ grazie a questi studi che oggi sappiamo che, pur con una certa variabilità tra le regioni italiane, le persone con Parkinson che hanno contratto il Covid-19 avevano un’età media di 74 anni e dieci anni di malattia alle spalle, e che il 28 per cento di loro è stato ricoverato in ospedale» dice ancora Lopiano.

Terapie Parkinson modificate

«In poco più di un caso su tre durante l’infezione è stato necessario aumentare la terapia antiparkinsoniana, poichè il Covid-19 può provocare un peggioramento dei sintomi del Parkinson. Purtroppo anche la mortalità è risultata elevata in questa popolazione, avendo toccato quasi il 18 per cento, soprattutto in relazione all’età avanzata e alla presenza di ulteriori comorbilità, quali ipertensione, obesità e decadimento cognitivo».

Correlazione Covid Parkinson

La letteratura scientifica ha anche segnalato alcuni casi di insorgenza di sindrome parkinsoniana dopo che era stato contratto il Covid-19, ma sembra trattarsi di una pura coincidenza temporale. «Sono stati descritti tre casi, in Israele, Brasile e Spagna. Le diagnosi sono state confermate con tecniche di imaging cerebrale, ma non è stata dimostrata nessuna relazione causale tra l’infezione da Covid-19 e l’insorgenza di queste sindromi. Tuttavia questo tipo di osservazioni dovrà continuare in futuro, non solo per quanto riguarda il Parkinson, ma in generale per le malattie neurodegenerative».

Vaccinazioni

Infine, per quanto riguarda l’opportunità o meno di effettuare la vaccinazione, Lopiano fa riferimento a quanto stabilito dalla International Parkinson Movement Disorders Society: «I vaccini finora approvati non interferiscono con il processo neurodegenerativo della malattia di Parkinson, gli effetti collaterali osservati nella popolazione parkinsoniana non differiscono da quelli osservati nella popolazione generale, e non sono state osservate interazioni con la terapia farmacologica assunta. Quindi, se non sono presenti controindicazioni specifiche, si può raccomandare la vaccinazione alle persone con Parkinson e parkinsonismi atipici, pur ponendo specifiche attenzioni per le persone in stato di elevata fragilità».

Il ruolo dei caregiver

E quando arriverà il momento della vaccinazione di questa categoria di persone, sarà bene tenere presente anche i loro caregiver, che si occupano di coloro che non sono più autosufficienti. È’ fondamentale che siano correttamente informati su utilità e sicurezza della vaccinazione e che abbiano appena possibile l’opportunità di vaccinarsi loro stessi» conclude Lopiano.

Numero verde

La Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus mette a disposizione un neurologo e un servizio di supporto psicologico, raggiungibili al numero verde gratuito 800149626, attivo dalle 15 alle 17, martedì e venerdì. Gli specialisti saranno a disposizione per rispondere a domande sulla malattia di Parkinson, le distonie e gli altri disturbi del movimento. -martedì “A tu per tu con il neurologo” -venerdì “A tu per tu con lo psicologo”.

     APPROFONDISCI su Corriere della sera... 

Il cantante temeva che la sua situazione si aggravasse. L'immunizzazione per tutelare pazienti e caregiver

OZZY Osbourne, icona della musica hard rock e heavy metal, è stato vaccinato contro il Covid-19. L’artista lo ha annunciato in diretta nella trasmissione TV Loose Women insieme alla moglie Sharon, dichiarando di sentirsi sollevato dopo l'iniziale paura legata alla mortalità del virus. Ozzy, a cui è stato diagnosticato l'anno scorso il morbo di Parkinson, nelle scorse settimane aveva dichiarato il timore di non riuscire a sopravvivere alla pandemia nel caso in cui non fosse stato vaccinato in tempi brevi. Sono tanti i pazienti con Parkinson che si chiedono due cose: se siano più a rischio di infettarsi e se i vaccini siano sicuri per loro. Domande alle quali hanno cercato di rispondere gli esperti nel corso di un Webinar dal titolo: ‘Pandemia Covid-19, vaccini e Parkinson’, organizzato dalla Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus.


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MILANO – “In alcuni casi e’ successo che la persona vaccinata si e’ accorta di essere infettata dopo la somministrazione, a distanza di qualche giorno. In questi casi si e’ capito che non bisogna fare la seconda vaccinazione, perche’ le persone che hanno fatto vaccinazione e malattia, si sono immunizzate. Raramente succede che queste persone sviluppino la malattia in maniera rilevante. In ogni caso, delle persone che hanno fatto il vaccino, possono esservi pruriti, gonfiori e mialgie al braccio dove e’ stata fatta l’inoculazione, in alcuni rari casi c’e’ febbre, spossatezza, cefalea.

Nel vaccino Pfizer si riportano alcuni eventi non difformi da questi e comunque non frequenti, un po’ meno per Moderna. Coloro che hanno preso il placebo, nello studio Pfizer, non c’e’ alcuna differenza sulla cefalea con chi ha avuto il vaccino realmente. Rispetto alle persone con malattie autoimmuni note ci stiamo organizzando per fare il vaccino, anche perche’ a detta di tutte le societa’ scientifiche, la somministrazione si puo’ e io reputo si debba fare. Io vaccinerei tutti, trattandosi di persone fragili e’ essenziale una protezione, magari con una somministrazione in ospedale o comunque in un contesto a sorveglianza sanitaria”.


Cosi’ detto Massimo Galli, ordinario di malattie infettive alla Statale di Milano e primario all’Ospedale Sacco, intervenendo nel webinar ‘Pandemia Covid-19, vaccini e Parkinson’, organizzata dalla Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus.


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Ore 16.09: Galli: «io vaccinerei tutti anche con dati incompleti»

«Io vaccinerei tutti anche se per molte situazioni specifiche non abbiamo dati completi o sufficienti per essere completamente confidenti».
Così Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano durante il webinair Pandemia Covid-19, vaccini e Parkinson. «Noi - aggiunge - ci stiamo organizzando per fare la vaccinazione alle persone con malattie autoimmuni note e comunque c’è a detta di tutte le società scientifiche l’indicazione nel fare la vaccinazione anche a persone con malattie autoimmuni note».


     APPROFONDISCI su Corriere della Sera... 

“Negli over 80 “è possibile che anche il vaccino AstraZeneca possa funzionare, ma sembra che quelli Pfizer e Moderna siano superiori, e quindi sarebbe meglio, considerando che loro, così’ come gli immunodepressi, potrebbero avere una risposta immunitaria meno valida, che se facessero un vaccino ‘più potente'”.

Lo sostiene Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano durante il webinair ‘Pandemia Covid-19, vaccini e Parkinson’ organizzato dalla Fondazione Limpe per il parkinson onlus.


    APPROFONDISCI su Salerno Notizie...

“Ci sono cinque categorie di vaccini, non tutti al traguardo ancora. I primi sono quelli con RnA messaggero, Pfizer e Moderna, che funzionano allo stesso modo. In ragione di questi prodotti, poiché sono stato immunizzato, ho dei gagliardi anticorpi”.

Così Massimo Galli, ordinario di malattie infettive alla Statale di Milano e primario all’Ospedale Sacco, interviene nel webinar ‘Pandemia Covid-19, vaccini e Parkinson’, organizzato dalla Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus.

Riguardo gli altri vaccini, Galli spiega che “utilizzano un vettore virale, ovvero un mezzo di trasporto su un altro virus, per noi innocuo: un adenovirus non in grado di replicare e che portera’ nelle nostre cellule la proteina in grado di replicare, ovvero la Covid-19. Tra questi ci sono la maggior parte degli altri vaccini al traguardo o che ci arriveranno tra poco. Uno di questi vaccini è appunto l’AstraZeneca, che si è attestato su un’efficacia del 60% e che, in virtù di una quantità di dati non ampia, è stato ritenuto idoneo solo per gli under 55. A giorni uscirà un nuovo studio che ribalta l’efficacia di AstraZeneca, non puà esservi pertanto una considerazione di vaccino di serie A o di serie B”.

Infine aggiunge: “Ci sono poi altri tre tipi di vaccini ancora in sviluppo: uno con virus attenuato, ma non sappiamo se sarà del tutto sviluppato per via dei limiti di sperimentazione e agilità di utilizzo. Ce ne sono con virus inattivati ma produrrebbero anticorpi, in uso in Cina. Poi ci sono antidoti in cui ti vengono inoculati degli antigeni virali dello stesso virus. Novavax, tra questi, ha pubblicato recentemente dei risultati importanti. Quindi vaccini ne abbiamo e ne avremo, diverso il discorso se li avremo a disposizione nei tempi congrui e nelle quantità necessarie”. 


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Leonardo Lopiano, presidente Fondazione Limpe per il Parkinson onlus, interviene nel webinar "Pandemia Covid-19, vaccini e Parkinson, organizzata dalla Fondazione



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Negli over 80 "è possibile che anche il vaccino AstraZeneca possa funzionare, ma sembra che quelli Pfizer e Moderna siano superiori, e quindi sarebbe meglio, considerando che loro, così' come gli immunodepressi, potrebbero avere una risposta immunitaria meno valida, che se facessero un vaccino più potente". Lo sostiene Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale Luigi Sacco di Milano durante il webinair Pandemia COVID-19, vaccini e Parkinson organizzato dalla Fondazione Limpe per il parkinson onlus.


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EMERGENZA COVID 19 per i pazienti affetti da malattia di Parkinson, Distonie e altri disordini del movimento 

Tag - #Covid19 Emergenza COVID-19
Il Corriere Nazionale - 9 Aprile 2020: Parkinson e Coronavirus: help line LIMPE-DISMOV per i pazienti

Coronavirus: oltre 50 neurologi volontari dell’Accademia LIMPE-DISMOV a disposizione online o al telefono dei pazienti affetti da Parkinson

“Non vi lasceremo soli”: questo il monito congiunto di Accademia LIMPE-DISMOV e Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus in risposta all’emergenza COVID-19 che da settimane sta flagellando il nostro Paese. L’Accademia LIMPE – DISMOV e la Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus sono le principali realtà scientifiche che si occupano della cura della malattia di Parkinson e dei disturbi del movimento.

Per far fronte ai disagi che i pazienti affetti stanno vivendo in questo periodo, Accademia e Fondazione hanno attivato a partire una Chat Online dal lunedì al venerdì, dalle ore 15.30 alle ore 17.30, e un Numero Verde, 800146599, il martedì e giovedì, dalle 15.00 alle 17.00, ai quali risponderanno neurologi specializzati nella malattia di Parkinson, nelle distonie e in altri disordini del movimento.

“La risposta dei Soci di Accademia LIMPE-DISMOV alla richiesta di supporto per l’attivazione della Chat e del Numero Verde è stata molto alta”, afferma il Prof. Leonardo Lopiano, Presidente dell’Accademia LIMPE -DISMOV. “Siamo felici e orgogliosi che tutti i nostri neurologi siano uniti in questa battaglia. In questo difficile momento emerge, inoltre, sempre di più l’importanza di implementare l’assistenza a distanza tramite la telemedicina”.

“Insieme ad Accademia abbiamo deciso di attivarci per sostenere e supportare i nostri pazienti in questo momento di particolare difficoltà in cui l’emergenza COVID-19 ha interrotto la normale assistenza e l’attività ambulatoriale”, prosegue il Prof. Pietro Cortelli, Presidente della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus. “I disagi sappiamo essere molti, ma con la nostra presenza seppur virtuale contiamo di contenerli il più possibile”.

Le attività di Chat e Numero Verde sono coordinate dal dott. Giovanni Cossu, dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari. I neurologi saranno, quindi, chiamati a informare i pazienti su tutti gli aspetti di questa emergenza sanitaria.

Si forniranno, inoltre, consigli riguardo eventuali cautele o giusti comportamenti da adottare in questo periodo ricordando in particolare di:

  • Evitare assembramenti o contatti ravvicinati in particolare con persone con febbre o tosse, accurata igiene di mani e corpo;

  • Possibilmente non privarsi dell’attività fisica regolare che potrà essere svolta anche a casa o in spazi confinati all’interno del condominio;

  • Evitare un completo isolamento sociale, suggerendo di far mantenere le abitudini adattandole alla nuova condizione, utilizzando anche risorse online (letture, giochi, video incontri con persone che si vedrebbero di solito) e appuntamenti telefonici.

Continua, inoltre, la programmazione dei webinar gratuiti ai quali partecipano medici e pazienti.


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In questo appuntamento con Basta La Salute ci occupiamo delle difficoltà imposte dalla quarantena: dal sesso agli occhi alle cure per malati cronici al tempo di Covid19, e poi i nuovi farmaci per il Parkinson, e le visite veterinarie. 
(Al minuto 15.20 si parla di Parkinson)


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Un numero verde e seminari on line. Grazie all’iniziativa dell’Accademia LIMPE-DISMOV i pazienti colpiti da Parkinson e disturbi del movimento non sono soli. Decine ogni giorno le richieste di consigli.

Sono una sessantina da tutta Italia i neurologi che hanno dato la loro disponibilità a fornire supporto ai malati di Parkinson e disturbi del movimento. L’iniziativa è dell’Accademia LIMPE – DISMOV e della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus.

Dal 25 marzo scorso i medici sono raggiungibili ad una Chat Online sul sito www.fondazionelimpe.it dal lunedì al venerdì dalle ore 15,30 alle ore 17,30 e al Numero Verde 800146599 il martedì e giovedì, dalle 15.00 alle 17.00. A cadenza settimanale inoltre i sanitari tengono anche dei seminari in videoconferenza su aspetti specifici delle malattie, sopperendo così alla difficoltà di contatti con le strutture ospedaliere, conseguenza della pandemia da Covid-19.

Sono decine ogni giorno le richieste di sostegno che arrivano, molte riguardano le possibili connessioni tra il coronavirus e i disturbi pregressi dei pazienti, mente i partecipanti ai webinar sono centinaia.

“La risposta dei Soci di Accademia LIMPE-DISMOV alla richiesta di supporto per l’attivazione della Chat e del Numero Verde è stata molto alta – afferma il Prof. Leonardo Lopiano, Presidente dell’Accademia LIMPE -DISMOV –  Siamo felici e orgogliosi che tutti i nostri neurologi siano uniti in questa battaglia.  In questo difficile momento emerge, inoltre,  sempre di più l’importanza di implementare l’assistenza a distanza tramite la telemedicina”.

“Insieme ad Accademia abbiamo deciso di attivarci per sostenere e supportare i nostri pazienti in questo momento di particolare difficoltà in cui l’emergenza Covid19  ha interrotto la normale assistenza e l’attività ambulatoriale” – prosegue il Prof. Pietro Cortelli, Presidente della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus. “i disagi sappiamo essere molti, ma con la nostra presenza seppur virtuale contiamo di contenerli il più possibile”.

Le attività di contatto con i pazienti sono coordinate dal dott. Giovanni Cossu dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, ascolta l’intervista integrale su Radiowellness 


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Servizio di Alma Grandin a cura della redazione Società
Parkinsoncare offre teleassistenza infermieristica gratuita dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 18,00 chiamando il numero 02.21079997 mentre l'Associazione Limpe Dismov mette a disposizione neurologi al numero verde gratuito 800146599: martedì e giovedì, dalle 15.00 alle 17.00.


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Oltre 50 neurologi volontari dell’Accademia LIMPE-DISMOV a disposizione dei pazienti, sia online, sia al telefono

“Non vi lasceremo soli”: questo il monito congiunto di Accademia LIMPE-DISMOV e Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus in risposta all’emergenza COVID-19 che da settimane sta flagellando il nostro Paese. L’Accademia LIMPE – DISMOV e la Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus sono le principali realtà scientifiche che si occupano della cura della malattia di Parkinson e dei disturbi del movimento.

Per far fronte ai disagi che i pazienti affetti stanno vivendo in questo periodo, Accademia e Fondazione hanno attivato a partire una Chat Online dal lunedì al venerdì, dalle ore 15.30 alle ore 17.30, e un Numero Verde, 800146599, il martedì e giovedì, dalle 15.00 alle 17.00, ai quali risponderanno neurologi specializzati nella malattia di Parkinson, nelle distonie e in altri disordini del movimento.

“La risposta dei Soci di Accademia LIMPE-DISMOV alla richiesta di supporto per l'attivazione della Chat e del Numero Verde è stata molto alta”, afferma il Prof. Leonardo Lopiano, Presidente dell’Accademia LIMPE -DISMOV. “Siamo felici e orgogliosi che tutti i nostri neurologi siano uniti in questa battaglia. In questo difficile momento emerge, inoltre, sempre di più l’importanza di implementare l’assistenza a distanza tramite la telemedicina”.

“Insieme ad Accademia abbiamo deciso di attivarci per sostenere e supportare i nostri pazienti in questo momento di particolare difficoltà in cui l’emergenza COVID-19 ha interrotto la normale assistenza e l’attività ambulatoriale”, prosegue il Prof. Pietro Cortelli, Presidente della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus. “I disagi sappiamo essere molti, ma con la nostra presenza seppur virtuale contiamo di contenerli il più possibile”.

Le attività di Chat e Numero Verde sono coordinate dal dott. Giovanni Cossu, dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari. I neurologi saranno, quindi, chiamati a informare i pazienti su tutti gli aspetti di questa emergenza sanitaria.

Si forniranno, inoltre, consigli riguardo eventuali cautele o giusti comportamenti da adottare in questo periodo ricordando in particolare di:
- Evitare assembramenti o contatti ravvicinati in particolare con persone con febbre o tosse, accurata igiene di mani e corpo;
- Possibilmente non privarsi dell’attività fisica regolare che potrà essere svolta anche a casa o in spazi confinati all’interno del condominio;
- Evitare un completo isolamento sociale, suggerendo di far mantenere le abitudini adattandole alla nuova condizione, utilizzando anche risorse online (letture, giochi, video incontri con persone che si vedrebbero di solito) e appuntamenti telefonici.

Continua, inoltre, la programmazione dei webinar gratuiti ai quali partecipano medici e pazienti.


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Costretti a casa sono limitati nei movimenti non solo a causa della malattia ma anche per l'emergenza Covid 19. Ecco tutti i numeri e le mail utili in questo periodo

AI TEMPI del Covid-19 siamo isolati ma non soli. E anche chi soffre di malattie neurodegenerative, fra cui il Parkinson, non deve sentirsi abbandonato. Oggi, infatti, sono già attive e funzionanti una chat online e due linee telefoniche dedicate per parlare con neurologi e infermieri. Un supporto a distanza diventa fondamentale, spiegano gli esperti, in un momento complesso come quello dell'emergenza coronavirus. In questa fase, infatti, il paziente con problemi motori si trova confinato in casa ed è limitato anche nell'esercizio fisico, che invece, soprattutto se mirato, è un elemento che può giovare alla mobilità. E la persona non può accedere alle visite e alle prestazioni sanitarie, che in molti casi, per questa e altre patologie croniche, sono al momento bloccati a causa dell'epidemia di Covid-19.

Anche per questo, per non far sentire chi soffre di Parkinson ancora più isolato, neurologi e infermieri hanno pensato di aprire le porte dei loro studi, anche se in maniera figurata e a distanza, ai pazienti e ai loro familiari, per fornire consigli di natura pratica e anche sostegno morale. Il tutto grazie alle iniziative dell'Accademia Limpe-Dismov e della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus nonché alla teleassistenza infermieristica Parkinsoncare della Confederazione Parkinson Italia Onlus.

I neurologi al telefono e via chat

In tutta Italia, i pazienti con il Parkinson e con distonie, che sono altri disturbi del movimento, potranno esprimere i propri dubbi agli esperti scrivendo su una chat online, attiva già ora dal lunedì al venerdì dalle 15,30 alle 17,30, sul sito della Fondazione Limpe. Ma se preferiscono un contatto più diretto possono chiamare gratuitamente il numero verde 800146599 della Fondazione il martedì e giovedì, dalle 15.00 alle 17.00 per parlare con un neurologo. Le attività legate alla chat e al numero verde sono coordinate dal neurologo Giovanni Cossu dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari.

I neurologi potranno fornire consigli e indicazioni pratiche su come gestire la propria quotidianità ai tempi del Covid-19, tenendo conto di tutte le indicazioni delle autorità sull'igiene delle mani e sul distanziamento sociale. Gli esperti suggeriscono inoltre di non privarsi di un'attività fisica regolare, anche molto leggera, da svolgere a a casa o in spazi confinati all’interno del condominio e al telefono potranno spiegare come farla a seconda dei casi.


Un aiuto anche dagli infermieri e da altri operatori sanitari

E ancora, tutti i malati di Parkinson sul territorio nazionale possono ricevere assistenza infermieristica gratuita fino al 12 giugno, grazie all'iniziativa ParkinsonCare, chiamando il numero 02/21079997 della Confederazione Parkinson Italia Onlus. La linea è attiva dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 18. Oppure se preferiscono possono inviare una mail a info@parkinsoncare.com. In pratica, ad ogni paziente che chiede un consulto potrà essere affiancato un infermiere specializzato che lo aiuterà nel riconoscimento dei sintomi nonché nel cercare di gestirli – fermo restando che il riferimento per le terapie rimane il neurologo.

Inoltre, sempre tramite ParkinsonCare, neurologi della Fondazione IRCCS Istituto neurologico Carlo Besta e altri professionisti (fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, neuropsicologi e neurologi) del Fresco Parkinson Institute potranno decidere se organizzare delle video-chiamate con i pazienti. A fronte dell'elevato numero di richieste, precisano gli esperti, i consulti procederanno in base ai livelli di urgenza. Fermo restando che i neurologi si coordineranno anche con i medici curanti, dove possibile, per far fronte quanto più possibile alle varie esigenze.


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Non vi lasceremo soli! Questo il monito congiunto di Accademia Limpe-Dismov e Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus in risposta all’emergenza Covid 19 che da settimane sta flagellando il nostro Paese

FIRENZE - Non vi lasceremo soli! Questo il monito congiunto di Accademia LIMPE -DISMOV e Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus in risposta all’emergenza Covid 19 che da settimane sta flagellando il nostro Paese. L’Accademia LIMPE – DISMOV e la Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus sono le principali realtà scientifiche che si occupano della cura della Malattia di Parkinson e dei Disturbi del Movimento.

Per far fronte ai disagi che i pazienti affetti da malattia di Parkinson, Distonie e altri disordini del movimento  stanno vivendo in questo periodo, Accademia e Fondazione hanno attivato a partire da oggi una Chat On Line sul sito www.fondazionelimpe.it dal lunedì al venerdì dalle ore 15,30 alle ore 17,30 e un Numero Verde 800146599 il lunedì e venerdì, dalle 15.00 alle 17.00 ai quali risponderanno neurologi specializzati nella malattia di Parkinson, nelle Distonie e in altri disordini del movimento.

“La risposta dei Soci di Accademia LIMPE-DISMOV alla richiesta di supporto per l'attivazione della Chat e del Numero Verde è stata molto alta – afferma il Prof. Leonardo Lopiano, Presidente dell’Accademia LIMPE -DISMOV -  Siamo felici e orgogliosi che tutti i nostri neurologi siano uniti in questa battaglia.  In questo difficile momento emerge, inoltre,  sempre di più l’importanza di implementare l’assistenza a distanza tramite la telemedicina”.

“Insieme ad Accademia abbiamo deciso di attivarci per sostenere e supportare i nostri pazienti in questo momento di particolare difficoltà in cui l’emergenza Covid19  ha interrotto la normale assistenza e l’attività ambulatoriale” – prosegue il Prof. Pietro Cortelli, Presidente della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus. “i disagi sappiamo essere molti, ma con la nostra presenza seppur virtuale contiamo di contenerli il più possibile”.

I neurologi saranno, quindi, chiamati a informare i pazienti su tutti gli aspetti di questa emergenza sanitaria. Si forniranno, inoltre, consigli riguardo eventuali cautele o giusti comportamenti da adottare in questo periodo ricordando in particolare di: Evitare assembramenti o contatti ravvicinati in particolare con persone con febbre o tosse, accurata igiene di mani e corpo; Possibilmente non privarsi dell’attività fisica regolare che potrà essere svolta anche a casa o in spazi confinati all’interno del condominio; Evitare un completo isolamento sociale, suggerendo di far mantenere le abitudini adattandole alla nuova condizione, utilizzando anche risorse online (letture, giochi, video incontri con persone che si vedrebbero di solito) e appuntamenti telefonici.


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Un tavolo unitario che stabilisca come gestire le malattie croniche in questo momento di emergenza dovuta al Coronavirus. È la richiesta della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus che lancia un appello al ministero della Salute perché affronti il problema dei malati cronici gravi, che non si trovano coinvolti nell'emergenza Coronavirus.

«Chiediamo al ministero della Salute di attivare un tavolo cronicità che permetta di risolvere queste criticità in maniera omogenea - dice il professor Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus - Bisogna evitare di fare delle scelte frammentarie, bisogna optare per delle decisioni magari più lente ma stabili nel tempo».

«In questa situazione di emergenza - spiega Cortelli - i pazienti sanno che non sono in prima linea, ma hanno comunque bisogno di essere ascoltati e seguiti per le loro emergenze». La Fondazione Limpe si è attivata nel frattempo con iniziative che mirano a non abbandonare i pazienti costretti a casa dalle misure restrittive.

«Abbiamo attivato una chat on line - spiega il professore - che ci permette di seguirli e di rispondere alle loro domande». La prima domanda è «se avere il Parkinson li rende più vulnerabili all'infezione - racconta Cortelli - La risposta è assolutamente no, i fattori di contagio sono indipendenti dalla malattia in sé». Subito dopo, «la domanda cruciale per il malato di Parkinson è come risolvere quello che è un problema fondamentale che è quello di non riuscire a stare fermo - sottolinea il presidente della Fondazione - L'attività fisica è cruciale. Ovvio che in questo momento è molto più importante non farla, ma il problema si può risolvere. Ci sono diversi video che indicano alcuni esercizi necessari e ottimi per tutti i giorni».


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Attiva una chat e un numero verde per i malati di Parkinson e di disordini psico motori . 50 medici risponderanno a tutti i quesiti riguardanti il Coronavirus e consigli su cautele e comportamenti da adottare in questo particolare periodo


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Non vi lasceremo soli! Questo il monito congiunto di Accademia LIMPE-DISMOV e Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus in risposta all’emergenza Covid-19 che da settimane sta flagellando il nostro Paese.

L’Accademia LIMPE-DISMOV e la Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus sono le principali realtà scientifiche che si occupano della cura della Malattia di Parkinson e dei Disturbi del Movimento.

Per far fronte ai disagi che i pazienti affetti da malattia di Parkinson, Distonie e altri disordini del movimento  stanno vivendo in questo periodo, Accademia e Fondazione hanno attivato a partire da oggi una Chat On Line sul sito www.fondazionelimpe.it dal lunedì al venerdì dalle ore 15,30 alle ore 17,30 e un Numero Verde 800146599 il martedì e giovedì, dalle 15.00 alle 17.00 ai quali risponderanno neurologi specializzati nella malattia di Parkinson, nelle Distonie e in altri disordini del movimento.

“La risposta dei Soci di Accademia LIMPE-DISMOV alla richiesta di supporto per l’attivazione della Chat e del Numero Verde è stata molto alta – afferma il prof. Leonardo Lopiano, Presidente dell’Accademia LIMPE-DISMOV – Siamo felici e orgogliosi che tutti i nostri neurologi siano uniti in questa battaglia. In questo difficile momento emerge, inoltre,  sempre di più l’importanza di implementare l’assistenza a distanza tramite la telemedicina”.

“Insieme ad Accademia abbiamo deciso di attivarci per sostenere e supportare i nostri pazienti in questo momento di particolare difficoltà in cui l’emergenza Covid19 ha interrotto la normale assistenza e l’attività ambulatoriale – prosegue il prof. Pietro Cortelli, Presidente della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus – I disagi sappiamo essere molti, ma con la nostra presenza seppur virtuale contiamo di contenerli il più possibile”.

Le attività di chat e numero verde sono coordinate dal dott. Giovanni Cossu dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari. I neurologi saranno, quindi, chiamati a informare i pazienti su tutti gli aspetti di questa emergenza sanitaria.

Si forniranno, inoltre, consigli riguardo eventuali cautele o giusti comportamenti da adottare in questo periodo ricordando in particolare di:

  • Evitare assembramenti o contatti ravvicinati in particolare con persone con febbre o tosse, accurata igiene di mani e corpo;

  • Possibilmente non privarsi dell’attività fisica regolare che potrà essere svolta anche a casa o in spazi confinati all’interno del condominio;

  • Evitare un completo isolamento sociale, suggerendo di far mantenere le abitudini adattandole alla nuova condizione, utilizzando anche risorse online (letture, giochi, video incontri con persone che si vedrebbero di solito) e appuntamenti telefonici.

Continua, inoltre, la programmazione dei webinar gratuiti ai quali partecipano medici e pazienti. Il prossimo è previsto giovedì 26 marzo alle ore 15.00 – Parkinson giovanile ai tempi del Covid-19: insieme siamo più forti!


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Chat On line: dal lunedì al venerdì, dalle 15.30 alle 17.30
Numero Verde 800146599: martedì e giovedì, dalle 15.00 alle 17.00
A partire da oggi oltre 50 neurologi volontari dell’Accademia LIMPE – DISMOV a disposizione dei pazienti sia on line, sia al telefono.

Non vi lasceremo soli! Questo il monito congiunto di Accademia LIMPE – DISMOV e Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus in risposta all’emergenza Covid 19 che da settimane sta flagellando il nostro Paese.

L’Accademia LIMPE – DISMOV e la Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus sono le principali realtà scientifiche che si occupano della cura della Malattia di Parkinson e dei Disturbi del Movimento.

Per far fronte ai disagi che i pazienti affetti da malattia di Parkinson, Distonie e altri disordini del movimento  stanno vivendo in questo periodo, Accademia e Fondazione hanno attivato a partire da oggi una Chat On Line sul sito www.fondazionelimpe.it dal lunedì al venerdì dalle ore 15,30 alle ore 17,30 e un Numero Verde 800146599 il martedì e giovedì, dalle 15.00 alle 17.00 ai quali risponderanno neurologi specializzati nella malattia di Parkinson, nelle Distonie e in altri disordini del movimento.

“La risposta dei Soci di Accademia LIMPE-DISMOV alla richiesta di supporto per l’attivazione della Chat e del Numero Verde è stata molto alta – afferma il Prof. Leonardo Lopiano, Presidente dell’Accademia LIMPE -DISMOV –  Siamo felici e orgogliosi che tutti i nostri neurologi siano uniti in questa battaglia.  In questo difficile momento emerge, inoltre,  sempre di più l’importanza di implementare l’assistenza a distanza tramite la telemedicina”.

“Insieme ad Accademia abbiamo deciso di attivarci per sostenere e supportare i nostri pazienti in questo momento di particolare difficoltà in cui l’emergenza Covid19  ha interrotto la normale assistenza e l’attività ambulatoriale” – prosegue il Prof. Pietro Cortelli, Presidente della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus. “i disagi sappiamo essere molti, ma con la nostra presenza seppur virtuale contiamo di contenerli il più possibile”.

 Le attività di chat e numero verde sono coordinate dal Dott. Giovanni Cossu dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari.

I neurologi saranno, quindi, chiamati a informare i pazienti su tutti gli aspetti di questa emergenza sanitaria.

Si forniranno, inoltre, consigli riguardo eventuali cautele o giusti comportamenti da adottare in questo periodo ricordando in particolare di:

  • Evitare assembramenti o contatti ravvicinati in particolare con persone con febbre o tosse, accurata igiene di mani e corpo;

  • Possibilmente non privarsi dell’attività fisica regolare che potrà essere svolta anche a casa o in spazi confinati all’interno del condominio;

  • Evitare un completo isolamento sociale, suggerendo di far mantenere le abitudini adattandole alla nuova condizione, utilizzando anche risorse online (letture, giochi, video incontri con persone che si vedrebbero di solito) e appuntamenti telefonici.

Continua, inoltre, la programmazione dei webinar gratuiti ai quali partecipano medici e pazienti. Il prossimo è previsto giovedì 26 marzo alle ore 15.00 – Parkinson giovanile ai tempi del Covid-19: insieme siamo più forti!


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Convention “Parkinson Corpo & Anima”

Tag - #ParkinsonCorpoEAnima Convention pazienti
Urban Post - 25 Ottobre 2019: Convention “Parkinson: Corpo & Anima” il 26 e il 27 ottobre 2019 a Roma

La Fondazione LIMPE per il Parkinson ONLUS & Accademia LIMPE-DISMOV presentano la Convention “Parkinson: Corpo & Anima” , un evento importante che si terrà il 26 e il 27 Ottobre 2019 all’Ergife Palace Hotel di Roma.

La Comunità Scientifica che si occupa del Parkinson lancia a gran voce l’appuntamento del 26-27 ottobre 2019 a Roma presso l’Ergife Palace Hotel con la Convention Corpo & Anima, un momento di incontro e di confronto che assume ancor più importanza dopo l’ennesima notizia di cronaca che racconta la grave frode ai danni di pazienti avvenuta in Francia. «Per far fronte a queste situazioni a cui ingiustamente vengono sottoposti i nostri pazienti bisogna avere un forte legame medico paziente, ma anche dei riferimenti scientifici importanti e autorevoli come l’Accademia LIMPE – DISMOV e la Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus, che si preoccupano di selezionare e mettere nei loro siti solo le informazioni che sono veramente basate su evidenze scientifiche, per proteggersi e proteggerli da questi ciarlatani, che come abbiamo visto non ci sono solo in Italia perché internet non ha confini», con queste parole il Prof. Pietro Cortelli, Presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e il Prof Leonardo Lopiano, Presidente dell’Accademia Limpe – Dismov hanno ribadito l’importanza di un confronto soprattutto dopo la notizia choc di qualche giorno fa sui test illegali ai danni di 350 malati di Alzheimer e Parkinson in Francia vicino a Poitiers. A qualche settimana, infatti, dall’evento più atteso dai pazienti affetti da Malattia di Parkinson – giunto alla sua seconda edizione – le notizie che vedono vittime i pazienti continuano a riempire le pagine dei giornali.

Un appuntamento da non perdere

Così dopo la vicenda SINEMT e dopo i Test Illegali in Francia un appuntamento come questo assume un significato ancora più rilevante. In queste due giornate, infatti, si incontreranno e si confronteranno da un lato gli specialisti (neurologi, psicologi, fisioterapisti, logopedisti e operatori sanitari) e dall’altro i pazienti affiancati da tutti coloro che li supportano nelle piccole e grandi sfide quotidiane (familiari, persone care e assistenti domiciliari). Tra gli argomenti in primo piano: lo stato della ricerca sul Parkinson, l’annosa questione del reperimento farmaci, l’attività sportiva e l’assistenza.

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Carenza Farmaci per malattia di Parkinson - Il Caso Ongentys

Tag - #CarenzaFarmaci #CasoOngentys Categoria - Carenza Farmaci
SKY TG24 - 4 Novembre 2019: "Aifa blocca esportazione del farmaco contro il Parkinson Ongentys"

La decisione dell’ente regolatore riguarda esclusivamente la formulazione in capsule da 50 mg. Negli scorsi mesi un problema simile aveva interessato il farmaco anti-Parkinson Sinemet, a base di levodopa e carbidopa

Sul proprio sito ufficiale, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha comunicato la propria decisione di bloccare le esportazioni di Ongentys, un farmaco di fascia A contenente il principio attivo opicapone e impiegato nel trattamento del morbo di Parkinson. L’ente regolatore, inoltre, ha invitato i medici a razionalizzare l’uso del medicinale. La comunicazione riguarda esclusivamente la formulazione in capsule rigide da 50 mg. "Questo farmaco potenzia gli effetti della levodopa e aiuta a migliorare i sintomi della malattia di Parkinson e i disturbi del movimento", spiega Aifa. L’azienda farmaceutica ‘Bial Portela & C., S.A.’, titolare dell’Autorizzazione all’Immisione in Commercio (Aic) del farmaco, spiega che la carenza dipende “dai problemi produttivi che hanno riguardato il sito di produzione del principio attivo”. La società, inoltre, indica come date presunte di inizio e fine della carenza il 15 novembre e il 15 gennaio 2020. Negli scorsi mesi un problema simile aveva interessato il farmaco anti-Parkinson Sinemet, a base di levodopa e carbidopa.

La gestione della carenza

Per garantire la disponibilità di quantitativi sufficienti di Ongentys per rispondere alle esigenze di cura di tutti i pazienti, l’Aifa ha disposto il blocco temporaneo delle esportazioni di tutte le confezioni del medicinale. La carenza, infatti, riguarda anche altri Paesi e in Italia non sono autorizzati farmaci con lo stesso principio attivo. Pochi giorni fa, la penuria era stata denunciata dall’Accademia Limpe-Dismov. Per far fronte all’emergenza, l’Aifa ha deciso di appellarsi al “supporto dei professionisti sanitari per una razionalizzazione del medicinale che permetta di riservarne l’uso solo nei casi in cui sia considerato essenziale”. Per quanto riguarda i pazienti non in trattamento, l’ente regolatore sottolinea che è importante non avviare nuovi cicli terapeutici e valutare la possibilità della prescrizione di alternative terapeutiche, in accordo con le Linee Guida dell’Accademia Limpe-Dismov. Parlando dei trattamenti già avviati, l’Aifa chiarisce che è necessario valutare l’opportunità della sostituzione temporanea con altri medicinali della stessa classe terapeutica.

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Roma, 5 nov. (Adnkronos Salute) – Dopo il caso Sinemet, preoccupa la carenza in Italia di un nuovo farmaco anti-Parkinson. Si tratta dell’Ongentys (opicapone) nella formulazione in capsule rigide da 50 mg: una situazione annunciata nelle scorse settimane dalle associazioni dei pazienti e attentamente monitorata dall’Agenzia italiana del farmaco, che qualche giorno fa ha annunciato il “blocco temporaneo delle esportazioni di tutte le confezioni del medicinale, per garantire la disponibilità di quantitativi sufficienti a rispondere alle esigenze di cura di tutti i pazienti (Determina Aifa 1635/2019)”.
Il medicinale “appartiene alla classe dei farmaci anti-Parkinson e altri agenti dopaminergici ed è impiegato per il trattamento della malattia di Parkinson e i disturbi del movimento ad essa associati. L’uso di Ongentys – precisa l’Aifa – è destinato agli adulti che già assumono medicinali contenenti levodopa e inibitori della dopa decarbossilasi. Questo farmaco potenzia gli effetti della levodopa e aiuta a migliorare i sintomi della malattia di Parkinson e i disturbi del movimento”. L’azienda farmaceutica Bial Portela & C. – che lo commercializza in Italia, Spagna, Germania, Regno Unito e Portogallo – ha comunicato all’Aifa la carenza spiegando che sarebbe legata a problemi che hanno riguardato il sito di produzione del principio attivo. La situazione dovrebbe perdurare fino al 15 gennaio 2020.
Anche dal momento che in Italia non sono autorizzati farmaci con lo stesso principio attivo, l’Aifa ha dunque disposto il blocco temporaneo delle esportazioni di tutte le confezioni del medicinale. “In questa fase si ritiene fondamentale il supporto dei professionisti sanitari per una razionalizzazione dell’uso del medicinale che consenta di riservarne l’utilizzo ai soli casi in cui Ongentys sia considerato essenziale – raccomanda l’Aifa ai medici – A tal proposito, Bial Portela & C ha inviato una nota informativa a tutti gli operatori sanitari”. E’ importante dunque non avviare nuovi cicli terapeutici e valutare la possibilità della prescrizione di alternative terapeutiche, in accordo con le Linee guida dell’Accademia Limpe-Dismov. Per i trattamenti già avviati, occorre valutare l’opportunità della sostituzione temporanea con altri medicinali della stessa classe terapeutica.
Ai pazienti Aifa spiega che “Ongentys è un medicinale di classe A, distribuito attraverso le farmacie aperte al pubblico dietro presentazione di ricetta medica. Se attualmente stai seguendo una terapia con questo farmaco, parla con il tuo medico e segui le indicazioni che ti fornirà”. Per le segnalazioni e le richieste di informazioni, l’Agenzia italiana del farmaco ha attivato la casella di posta elettronica farmacicarenti@aifa.gov.it.

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Il farmaco per il parkinson scarseggia,e l’Agenzia italiana per il farmaco blocca l’export. Succede per l’Ongentys, a base del principio attivo opicapone, che ha spinto l’Aifa a questa decisione temporanea “per garantire la disponibilità di quantitativi sufficienti a rispondere alle esigenze di cura di tutti i pazienti”. L’agenzia ha anche invitato i dottori a razionalizzarne l’utilizzo.

“Problemi nel sito di produzione”

Alla base della carenza, secondo quanto affermato dal titolare dell’Autorizzazione all’immissione in commercio, Bial Portela & C, ci sono “problemi produttivi che hanno riguardato il sito di produzione del principio attivo”. La carenza dovrebbe terminare entro il 15 gennaio 2020. Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe e ordinario di Neurologia all’Università Alma Mater di Bologna, spiega all’Ansa “In Italia sono circa 500mila le persone che soffrono di Parkinson e circa 6mila sono i pazienti che sono in terapia con Ongentys, farmaco di fascia A che non è il pivot della terapia ma ne migliora l’efficacia. D’altro canto, non ci sono sostitutivi che si basano sullo stesso principio attivo”. A lanciare l’allarme sulla carenza era stato, a luglio, lo stesso direttore generale dell’Aifa Luca Li Bassi, sottolineando che il problema “è emergenziale e riguarda centinaia di prodotti, in tantissimi paesi dell’Unione Europea” ma “le cause ancora non sono chiare”. La lista dei farmaci non disponili o carenti è in continuo aggiornamento con molecole che vi entrano e altre che ne escono.

L’allarme riguarda altri farmaci

A luglio la mancanza di mitomicina aveva portato all’interruzione della chemioterapia in un ospedale Toscano. A maggio 2019 il problema aveva riguardato il Sinemet (levodopa). “In quel caso l’emergenza – prosegue Cortelli – era stata molto importante poiché era l’asse portante della terapia per il Parkinson. In quel caso, per la prima volta, è stato predisposto il blocco dell’export”. Già per la famotidina, usata per l’ulcera gastrica, l’Aifa aveva deciso di bloccare l’esportazione in maniera preventiva, perché i farmaci contenenti ranitidina, appartenente alla stessa classe terapeutica, erano stati ritirati.

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Continua carenza medicinali. Appello a usarli in modo razionale

Continua il percorso a ostacoli di molti pazienti alla ricerca di farmaci non disponibili. E, ancora una volta, a farne le spese sono le persone con Parkinson. Già annunciata nei giorni passati, la carenza riguarda l'Ongentys, a base del principio attivo opicapone, e ha potato l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) a bloccare temporaneamente le esportazioni "per garantire la disponibilità di quantitativi sufficienti a rispondere alle esigenze di cura di tutti i pazienti", così come a invitare invitando i medici a "razionalizzarne l'utilizzo".
La carenza dovrebbe terminare entro il 15 gennaio 2020 e il motivo, come riportato dal Titolare dell'Autorizzazione all'Immissione in Commercio (Bial Portela & C., S.A.), sono "problemi produttivi che hanno riguardato il sito di produzione del principio attivo". "In Italia sono circa 500.000 le persone che soffrono di Parkinson e circa 6.000 sono i pazienti che sono in terapia con Ongentys, farmaco di fascia A che non è il pivot della terapia ma ne migliora l'efficacia. D'altro canto, non ci sono sostitutivi che si basano sullo stesso principio attivo", spiega, Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe e ordinario di Neurologia all'Università Alma Mater di Bologna. La situazione è talmente delicata, prosegue l'esperto, che la stessa l'Aifa fa appello ai medici "per una razionalizzazione dell'uso del medicinale che consenta di riservarne l'utilizzo ai soli casi in cui sia considerato essenziale". La lista dei farmaci non disponili o carenti è in continuo aggiornamento con molecole che vi entrano e altre che ne escono.
A lanciare l'allarme sulla carenza era stato, a luglio, lo stesso direttore generale dell'Aifa Luca Li Bassi, sottolineando che il problema "è emergenziale e riguarda centinaia di prodotti, in tantissimi paesi dell'Unione Europea" ma "le cause ancora non sono chiare". A luglio aveva fatto scalpore la mancanza di mitomicina, che in un ospedale Toscano aveva portato all'interruzione della chemioterapia. A maggio 2019 il problema aveva riguardato il Sinemet (levodopa). "In quel caso l'emergenza - prosegue Cortelli - era stata molto importante poiché era l'asse portante della terapia per il Parkinson. In quel caso, per la prima volta, è stato predisposto il blocco dell'export". Per affrontare il problema delle carenze, nel decreto Calabria è stato inserito, infatti, un articolo che prevede, nel caso in cui sia necessario, la possibilità di un blocco temporaneo delle esportazioni di farmaci. Di recente il provvedimento ha riguardato la famotidina, usata per l'ulcera gastrica: in questo caso la decisione dell'Aifa non è stata motivata da carenza ma da un possibile surplus di necessità, a seguito del ritiro dei farmaci contenenti ranitidina, appartenente alla stessa classe terapeutica. L'allarme carenza, però, non riguarda solo l'Italia. Negli Stati Uniti, secondo un nuovo rapporto della Food and drug administration (FDA), interessa circa 116 farmaci, in parecchi casi salva-vita: dall'eparina (per i malati cardiaci) al tamoxifen (per il tumore del seno).

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Continua il percorso a ostacoli di molti pazienti alla ricerca di farmaci non disponibili. E, ancora una volta, a farne le spese sono le persone con Parkinson. Già annunciata nei giorni passati, la carenza riguarda l'Ongentys, a base del principio attivo opicapone, e ha potato l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) a bloccare temporaneamente le esportazioni «per garantire la disponibilità di quantitativi sufficienti a rispondere alle esigenze di cura di tutti i pazienti», così come a invitare invitando i medici a «razionalizzarne l'utilizzo». La carenza dovrebbe terminare entro il 15 gennaio 2020 e il motivo, come riportato dal Titolare dell'Autorizzazione all'Immissione in Commercio (Bial Portela & C., S.A.), sono «problemi produttivi che hanno riguardato il sito di produzione del principio attivo».
«In Italia sono circa 500.000 le persone che soffrono di Parkinson e circa 6.000 sono i pazienti che sono in terapia con Ongentys, farmaco di fascia A che non è il pivot della terapia ma ne migliora l'efficacia. D'altro canto, non ci sono sostitutivi che si basano sullo stesso principio attivo», spiega, Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe e ordinario di Neurologia all'Università Alma Mater di Bologna. La situazione è talmente delicata, prosegue l'esperto, che la stessa l'Aifa fa appello ai medici «per una razionalizzazione dell'uso del medicinale che consenta di riservarne l'utilizzo ai soli casi in cui sia considerato essenziale». La lista dei farmaci non disponili o carenti è in continuo aggiornamento con molecole che vi entrano e altre che ne escono.
A lanciare l'allarme sulla carenza era stato, a luglio, lo stesso direttore generale dell'Aifa Luca Li Bassi, sottolineando che il problema «è emergenziale e riguarda centinaia di prodotti, in tantissimi paesi dell'Unione Europea» ma «le cause ancora non sono chiare». A luglio aveva fatto scalpore la mancanza di mitomicina, che in un ospedale Toscano aveva portato all'interruzione della chemioterapia. A maggio 2019 il problema aveva riguardato il Sinemet (levodopa). «In quel caso l'emergenza - prosegue Cortelli - era stata molto importante poiché era l'asse portante della terapia per il Parkinson. In quel caso, per la prima volta, è stato predisposto il blocco dell'export».
Per affrontare il problema delle carenze, nel decreto Calabria è stato inserito, infatti, un articolo che prevede, nel caso in cui sia necessario, la possibilità di un blocco temporaneo delle esportazioni di farmaci. Di recente il provvedimento ha riguardato la famotidina, usata per l'ulcera gastrica: in questo caso la decisione dell'Aifa non è stata motivata da carenza ma da un possibile surplus di necessità, a seguito del ritiro dei farmaci contenenti ranitidina, appartenente alla stessa classe terapeutica. L'allarme carenza, però, non riguarda solo l'Italia. Negli Stati Uniti, secondo un nuovo rapporto della Food and drug administration (FDA), interessa circa 116 farmaci, in parecchi casi salva-vita: dall'eparina (per i malati cardiaci) al tamoxifen (per il tumore del seno).

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Carenza del farmaco Ongentys fino a gennaio 2020: AIFA blocca le esportazioni per garantire la disponibilità in Italia

L’AIFA fornisce informazioni sull’attuale stato di carenza del medicinale Ongentys, nella formulazione in capsule rigide da 50 mg (AIC 044932034).
Indicazioni terapeutiche e classificazione/regime di fornitura
Il farmaco, contenente il principio attivo opicapone, appartiene alla classe dei farmaci anti-parkinson e altri agenti dopaminergici ed è impiegato per il trattamento della malattia di Parkinson e i disturbi del movimento ad essa associati. L’uso di Ongentys è destinato agli adulti che già assumono medicinali contenenti levodopa e inibitori della DOPA decarbossilasi. Questo farmaco potenzia gli effetti della levodopa e aiuta a migliorare i sintomi della malattia di Parkinson e i disturbi del movimento.
Il Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) di Ongentys è l’azienda farmaceutica Bial Portela & C., S.A. che lo commercializza in Italia, Spagna, Germania, Regno Unito e Portogallo.
Motivi e tempistiche della carenza
Bial Portela & C., S.A. ha comunicato all’AIFA lo stato di carenza di Ongentys, indicando come motivo della carenza i problemi produttivi che hanno riguardato il sito di produzione del principio attivo e come date presunte di inizio e fine della carenza rispettivamente il 15 novembre e il 15 gennaio 2020.
Cosa fa l’AIFA per gestire la carenza
Al fine di tutelare la salute pubblica, in considerazione del fatto che la carenza riguarda anche gli altri Paesi in cui Ongentys è commercializzato e che in Italia non sono autorizzati farmaci con lo stesso principio attivo, l’AIFA ha disposto il blocco temporaneo delle esportazioni di tutte le confezioni del medicinale, per garantire la disponibilità di quantitativi sufficienti a rispondere alle esigenze di cura di tutti i pazienti (Determina AIFA 1635/2019).
Ogni aggiornamento sullo stato di carenza del medicinale Ongentys sarà tempestivamente reso disponibile sul sito web dell’AIFA, nella sezione “Comunicazioni AIFA su farmaci carenti”.
Informazioni per gli operatori sanitari
In questa fase si ritiene fondamentale il supporto dei professionisti sanitari per una razionalizzazione dell’uso del medicinale che consenta di riservarne l’utilizzo ai soli casi in cui Ongentys sia considerato essenziale. A tal proposito, Bial Portela & C., S.A. ha inviato – in accordo con l’AIFA – una nota informativa a tutti gli operatori sanitari. Nei casi di pazienti non in trattamento con Ongentys, è importante non avviare nuovi cicli terapeutici e valutare la possibilità della prescrizione di alternative terapeutiche, in accordo con le Linee Guida dell’Accademia LIMPE-DISMOV (https://www.accademialimpedismov.it/page/linee-guida). Per i trattamenti già avviati, occorre valutare l’opportunità della sostituzione temporanea con altri medicinali della stessa classe terapeutica.
Informazioni per i pazienti
Ongentys è un medicinale di classe A, distribuito attraverso le farmacie aperte al pubblico dietro presentazione di ricetta medica. Se attualmente stai seguendo una terapia con questo farmaco, parla con il tuo medico e segui le indicazioni che ti fornirà.

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(ANSA) - ROMA, 4 NOV - Poiché la carenza di Ongentys riguarda anche gli altri Paesi in cui è commercializzato e poiché in Italia non sono autorizzati farmaci con lo stesso principio attivo, "al fine di tutelare la salute pubblica, l'Aifa ha disposto il blocco temporaneo delle esportazioni di tutte le confezioni del medicinale, per garantire la disponibilità di quantitativi sufficienti a rispondere alle esigenze di cura di tutti i pazienti". La carenza era stata denunciata, pochi giorni fa, dall'Accademia Limpe-Dismov. In questa fase, l'Aifa, fa appello al "supporto dei professionisti sanitari per una razionalizzazione dell'uso del medicinale che consenta di riservarne l'utilizzo ai soli casi in cui Ongentys sia considerato essenziale". Nei casi di pazienti non in trattamento "è importante non avviare nuovi cicli terapeutici e valutare la possibilità della prescrizione di alternative terapeutiche, in accordo con le Linee Guida dell'Accademia Limpe-Dismov". Per i trattamenti già avviati, conclude l'ente regolatorio, "occorre valutare l'opportunità della sostituzione temporanea con altri medicinali della stessa classe terapeutica". (ANSA).

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Continua carenza medicinali. Appello a usarli in modo razionale

Le malattie neurodegenerative sono patologie progressive e non curabili, anche se in alcuni casi trattabili, che provocano la degenerazione progressiva e/o la morte delle cellule nervose. Nel complesso, causano disturbi nel movimento o del funzionamento cognitivo. Le più frequenti sono la malattia di Alzheimer, la malattia di Parkinson, le malattie del motoneurone come la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA).
Negli ultimi anni si sono sviluppate tecnologie che promettono di intervenire sulle alterazioni geniche, correggendole o bloccandone l’effetto. Fra le molecole più interessanti gli oligonucleotidi antisenso (ASO), già approvati per il trattamento della SMA, una grave malattia infantile dovuta a delezioni del gene SMN, e che hanno determinato un vero cambiamento della storia clinica dei bambini colpiti.
Sono in corso sperimentazioni farmacologiche con ASO per il trattamento di pazienti portatori di due geni causali della SLA, SOD1 e C9orf72, e per il gene della malattia di Huntington. Nel prossimo futuro si attendono studi con ASO anche su alcune fra le più comune forme di atassia spinocerebellare.
Sono in fase di sperimentazione clinica anche terapie geniche basate su vettori virali, che permetteranno di intervenire a livello genico con la sostituzione, l’attivazione o il blocco della trascrizione del gene alterato o il trasporto di geni che si pensa possano alleviare o arrestare specifiche patologie neurodegenerative.
Queste metodologie sfruttano la capacità dei virus di entrare nel nucleo cellulare e di integrare il loro DNA in quello umano. Questo approccio terapeutico è già in fase di avanzata sperimentazione nella SMA, è in fase II nella malattia di Alzheimer ed è in fase I nella malattia di Parkinson e nella SLA.

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ROMA - La Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e l'Accademia Limpe-Dismov "sono pronte a gestire la crisi provocata dalla carenza di un nuovo farmaco per la cura della malattia di Parkinson come reso noto sul sito dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa".
Così Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe, e Leonardo Lopiano, presidente dell'Accademia Limpe-Dismov, tranquillizzano le associazioni pazienti rispetto alla nuova crisi sul reperimento dei farmaci che ancora una volta tocca i pazienti parkinsoniani.
E' la volta di Ongentys (opicapone), un farmaco che aiuta il funzionamento del farmaco Sinemet già carente.
"Non avrà lo stesso impatto del Sinemet perché Ongentys è un farmaco che aiuta il funzionamento del primo e non è la colonna portante della cura come la levodopa-carbidopa che viene prescritto a tutti, ma può comunque mettere in difficoltà migliaia di pazienti", proseguono i professori nel commentare la notizia, che vede un incidente di produzione, avvenuto nel sito europeo dove viene prodotto il principio attivo, alla base della temporanea carenza di opicapone fino a gennaio 2020.
"La Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e l'Accademia Limpe Dismov - proseguono Cortelli e Lopiano - per limitare il disagio dei pazienti organizzeranno in occasione dalla Convention Parkinson Corpo e Anima in programma il prossimo week end, 26 e 27 ottobre a Roma, un incontro tra medici, associazioni pazienti e rappresentanti della casa farmaceutica".

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Denuncia dalla Fondazione Limpe e dall'Accademia Limpe-Dismov

La Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus e l'Accademia LIMPE-DISMOV "sono pronte a gestire la crisi provocata dalla carenza di un nuovo farmaco per la cura della malattia di Parkinson come reso noto sul sito dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa". Così Pietro Cortelli, presidente della Fondazione LIMPE, e Leonardo Lopiano, presidente dell'Accademia LIMPE-DISMOV, tranquillizzano le associazioni pazienti rispetto alla nuova crisi sul reperimento dei farmaci che ancora una volta tocca i pazienti parkinsoniani. E' la volta di Ongentys (opicapone), un farmaco che aiuta il funzionamento del farmaco Sinemet già carente.
"Non avrà lo stesso impatto del Sinemet perché Ongentys è un farmaco che aiuta il funzionamento del primo e non è la colonna portante della cura come la levodopa-carbidopa che viene prescritto a tutti, ma può comunque mettere in difficoltà migliaia di pazienti", proseguono i professori nel commentare la notizia, che vede un incidente di produzione, avvenuto nel sito europeo dove viene prodotto il principio attivo, alla base della temporanea carenza di opicapone fino a gennaio 2020. "La Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus e l'Accademia LIMPE-DISMOV - proseguono Cortelli e Lopiano - per limitare il disagio dei pazienti organizzeranno in occasione dalla Convention Parkinson Corpo e Anima in programma il prossimo week end, 26 e 27 ottobre a Roma, un incontro tra medici, associazioni pazienti e rappresentanti della casa farmaceutica".

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Evento SwimForParkinson: Dicono di noi!

Tag - #SwimForParkinson Categoria - Evento Sensibilizzazione

Trenta atleti, tra i quali alcuni affetti da Parkinson, hanno attraversato a nuoto il braccio di mare fra Capo Peloro e Cannitello.

“Forse è una pazzia, però mi piace” dice Emanuela, una degli nuotatrici che hanno preso parte a Swim for Parkinson, l’iniziativa che ha coinvolto trenta atleti, di cui alcuni affetti da Parkinson, nelle acque tra Capo Peloro e Cannitello. I poco meno di quattro chilometri a nuoto dello Stretto di Messina sono diventati la bandiera di un mare da vivere… senza barriere.
Questo lo slogan dell’impresa ideata dall’Associazione L’Aquilone ONLUS e che ha visto il campione Massimiliano Rosolino nelle vesti di testimonial insieme a Cecilia Ferrari, in acqua per sostenere l’impegno della fondazione a migliorare la qualità della vita dei pazienti parkinsoniani.
“Il messaggio è quello che si può e si deve fare sport, che ci si può divertire e che la vita non è assolutamente finita”, afferma la donna, a cui il morbo è stato diagnostico oltre dieci anni fa, e che in un’intervista alla Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus ha raccontato di come si è preparata alla traversata messinese.
Cecilia ed Emanuela sono solo due fra i 250mila malati in tutta Europa, ai quali il gruppo di Swim For Parkinson dà prova di un’energia che è ancora possibile conservare. E mentre la ricerca continua, questo gruppo di coraggiosi atleti e atlete ha affrontato una sfida soprattutto con se stessi.
“Supereroi”, li definisce il neurologo Nicola Modugno e il messaggio che Emanuela con gli altri atleti ha mandato è forte e chiaro: “il Parkinson possiamo trasformarlo in una opportunità, non è semplicemente una disabilità.

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Annalaura Maurin ha nuotato tra Messina e Reggio Calabria accompagnando l'atleta parkinsoniano

SORESINA (24 agosto 2019) - Hanno attraversato lo Stretto di Messina a nuoto per solidarietà. Questa l’impresa di 30 atleti, di cui sei parkinsoniani, che hanno sfidato con coraggio le correnti da Punta Faro a Cannitello. E in acqua c'era anche l’atleta cremasca-soresinese Annalaura Maurin.
La traversata solidale ideata dall’Associazione l’Aquilone onlus e patrocinata da Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus, aveva come slogan «La sfida di un giorno la sfida di una vita» . In questo progetto il mare ha un ruolo terapeutico per il superamento di ogni forma di disagio e di ogni barriera.
Ciascun atleta parkinsoniano è stato scortato in mare da atleti e tra questi la triathleta Maurin che da tempo unisce la sua grande passione sportiva alla solidarietà sociale rivolta in particolare alle persone affette dal morbo di Parkinson.
Annalaura ha accompagnato Emanuela lungo il percorso e in poco meno di un’ora hanno entrambe coperto la distanza di 3,6km.

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“Fai il bene e fallo sapere” così Giovanni Bosco e se lo diceva un santo possiamo vincere la ritrosia che di solito si riscontra nelle persone che si impegnano per gli altri.
Pasquale De Magistris, comignaghese nato ad Ercolano (Na), pensionato da un paio d’anni ed appassionato di nuoto fin da bambino, incontra in piscina l’aronese Cecilia Ferrari, veterinaria alla clinica lago Maggiore, e tra una bracciata e l’altra, Cecilia lo invita a partecipare alla traversata nello stretto di Messina, un evento che ha lo scopo di incoraggiare gli ammalati della sindrome di Parkinson a dedicarsi allo sport e sensibilizzare medici ed opinione pubblica alla ricerca.
L’iniziativa, “Swim for Parkinson”, è stata promossa dall’associazione l’Aquilone onlus di Messina nel progetto “Un mare da vivere…senza barriere”, alla quattordicesima edizione. Cecilia, 54 anni, che convive con il Parkinson da 11 anni,aveva partecipato in primavera al convegno a Roma organizzato dall’Accademia per lo studio della Malattia di Parkinson e i disordini del Movimento divenendone testimonial.
Il nostro Pasquale, che a Comignago conoscono sensibile al bisogno della persona in difficoltà, con l’amico Nello Orlando di Invorio, hanno accettato con entusiasmo e tanto allenamento di partecipare alla traversata, svotlasi lunedì 29 luglio. I partecipanti una ventina, tra affetti da Parkinson, medici e giovani siciliani, che sino tuffati alle 11 a Punta Faro, estremo punto a nord della Sicilia e dopo oltre tre chilometri, hanno raggiunto. la spiaggia di Cannittello in Calabria. Le correnti quel giorno non erano a loro favore ma i nostri atleti non si sono scoraggiati, raggiungendo la meta festeggiati alla grande dalla Lega mavale di Punta Faro.

Dell’evento si sono interessati i giornali locali e nazionali nonché la Rai nei telegiornali e a “Linea Blu” che andrà in onda sabato 24 agosto.
Anche Sonia Bovio, moglie di Pasquale, che seguiva sulla barca i nuotatori ed è riuscita a scattare la foto al marito, si è lasciata contagiare dalla passione del messaggio che vuole trasmettere agli ammalati di Parkinson la possibilità di vivere esperienze importanti che migliorano le condizioni psico fisiche.
Pasquale ha detto che Cecilia non dà tregua, mettendoci sotto subito con gli allenamenti per la manifestazione del prossimo anno cercando di allargare la cerchia delle persone colpite dalla sindrome parkinsoniana.

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«All’inizio ho pensato che fosse una follia. Ma allenamenti e movimenti giovano»

PADOVA Ha energie da vendere Marisa Sivo, 61 anni portati splendidamente. Il Parkinson che le hanno diagnosticato i medici quasi 10 anni fa, all’inizio ha rischiato di annientarla. Lo spavento, le cure, l’idea che il suo corpo l’avrebbe pian piano abbandonata.

La follia, gli allenamenti, la vittoria

«Dieci anni fa vedevo il mio futuro sopra a una sedia a rotelle, e invece l’altro giorno ho attraversato a nuoto lo stretto di Messina, e ho sentito delle energie straordinarie, quella del mare e quella del mio corpo che reagiva alla corrente, che resisteva nonostante le onde, nonostante mio marito continuasse a dirmi, dal barchino “dai aggrappati, vieni su”, io gli ho urlato di no, non salgo, ce la faccio, e ce l’ho fatta». E’ un fiume, anzi un mare, in piena Marisa, che abita con il marito a Sarmeola di Rubano, impiegata all’Inps di Padova, affetta dal Morbo di Parkinson. Lei con altri quattro pazienti il 29 luglio ha attraversato lo stretto da Capo Peloro, sulla costa messinese, a Cannitello, in Calabria. Swim for Parkinson è il nome del progetto voluto da Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus, Accademia Limpe – Dismov. «Ero andata ad uno degli appuntamenti della Fondazione a Roma perché partecipo sempre a tutti i convegni medici in cui si parla della mia malattia, scherzando con i dottori ho detto che quando ero giovane facevo nuoto, non ho finito la frase ed ero già arruolata per questa che pensavo fosse una follia. E invece mi sono allenata, beh, allenata è una parola grossa, ho nuotato nel mare dove ho casa, a Isola Verde, e poi sono andata qualche volta in piscina»spiega Marisa.

«Muoversi salva la vita»

«È importante dire questo perché non serve essere stati atleti per affrontare queste prove oggi che siamo ammalati – aggiunge – il punto che dobbiamo sottolineare è che molti malati di Parkinson hanno un tipo di malattia come la mia, che progredisce lentamente, e i medici consigliano sempre il movimento in casi come questo – aggiunge – me lo ha sempre detto il mio medico, dottor Angelo Antonini, (direttore dell’Unità Parkinson e opera presso la Clinica Neurologica del dipartimento di Neuroscienze a Padova) e ha ragione, muoversi salva la vita». Certo lo stretto di Messina non è proprio una passeggiata: «Non dovevo fare un tempo da record, pensi che ho addirittura sbagliato traiettoria allungando il percorso di 600 metri (lo stretto misura tre chilometri ndr) perché mi sono messa nella corrente sbagliata, ci ho messo un’ora e mezza, ma va bene». E ora che farà? «Ora devo aspettare i miei nipotini, sono una nonna io». Qualcuno a cui vanno i suoi pensieri? «Ai miei dottori, e a mio marito Luciano, che è sempre al mio fianco e non mi abbandona mai».

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RUBANO (Pd) - Lo spirito è quello di una donna combattiva e dal carattere sportivo che da dieci anni conosce bene cosa vuol dire essere affetta dal Parkinson, ma che non si fa abbattere, anzi. È pronta a mettersi in gioco e soprattutto è ben consapevole che l'attività sportiva è un tassello importante della terapia. E Marisa Sivo, 63 anni, veronese da tempo residente a Rubano, lo ha dimostrato lunedì a Messina nuotando per un'ora e 20 minuti e riuscendo ad attraversare, solo con le sue...

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Una traversata a nuoto lunga 3,6 chilometri in uno dei lembi di mare più celebri d’Italia, lo stretto di Messina. È questa l’ultima impresa del 57enne palazzolese Stefano Ghidotti, che da quando gli è stato diagnosticato il morbo di Parkinson ha cambiato completamente vita e, grazie allo sport, è riuscito a coinvolgere e spronare altre persone affette dalla stessa malattia a praticare diverse discipline per contrastare gli effettivi degenerativi.

«Sono felice di aver dimostrato ancora una vola le potenzialità dello sport per chi soffre di Parkinson e malattie simili - ha continuato Ghidotti -. Del resto è da quando mi è stato diagnosticato che non mi do per vinto. Ora sto ricominciando la preparazione nel triathlon e il prossimo 3 novembre correrò alla maratona di New York. Ci vuole spirito di sacrificio, costanza e un dinamismo che prima non conoscevo. Tutto ciò mi ha reso più felice e la cosa che mi dà sempre maggiore forza è il circolo positivo che si è creato attorno al mio blog e alla mia associazione».

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“Le parole servono ma i fatti di più “ ha esordito lo chef Pasquale Caliri nel dare l’adesione all’iniziativa “ Un mare senza barriere”. La manifestazione che ha visto atleti, in gran parte affetti dal morbo di Parkinson, impegnati nella traversata dello stretto.
Gli Ambasciatori Del Gusto messinesi hanno accolto i nuotatori deliziandoli con le loro preparazion. I tre ambasciatori: lo chef Pasquale Caliri del Marina Del Nettuno, il pasticcere Lillo Freni dell’omonima pasticceria e Francesco Arena del panificio Masino Arena, hanno “gareggiato” con focacce, timballi di riso, cassate e cannoli ed hanno così aiutato un’altra causa, un progetto di solidarietà. A tavola nella sede della Lega navale c’erano oltre cento persone. Il progetto “Un mare da vivere…senza barriere dell’Associazione L’Aquilone Onlus, giunto alla XIV edizione” ha messo in mare la quarta edizione della Traversata solidale dello Stretto denominata “Tancrede Swim Challenge…la sfida di un giorno la sfida per la vita” dedicata alla famiglia Roy di Boston che sostiene i progetti sociali dell’Associazione. Trenta, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che si sono sfidati coprendo a nuoto il tratto di mare lungo tre chilometri. Non erano importanti le classifiche. A vincere è stato il grande messaggio di solidarietà e di volontà. Un messaggio che gli ambasciatori dle Gusto hanno colto.

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La sfida della traversata dello Stretto di Messina è stata ancora vinta da Cecilia Ferrari, ma questa volta non era sola, assieme a lei si sono tuffati da Capo Peloro altri cinque atleti parkinsoniani, per poi giungere a Cannitello in ordine sparso, stanchi ma felici.

L’obiettivo era quello di affrontare con successo l’ostacolo delle correnti e dei vortici dello Stretto, che è stato superato grazie al coordinamento del Comandante Giovanni Fiannacca, che ha curato l’azione delle venti imbarcazioni a supporto dei nuotatori e delle troupe televisive, alla regia della Capitaneria di Porto di Messina e al supporto logistico della Sezione messinese della Lega Navale.

La manifestazione “Un Mare da Vivere… senza Barriere” dell’Associazione L’Aquilone Onlus di Messina, giunta alla XIV edizione, ha ospitato la quarta edizione della Traversata Solidale dello Stretto di Messina “Tancrede Swim Challenge… la sfida di un giorno la sfida per la vita”, dedicata al giovane Tancrede Roy di Boston (Usa), che sostiene i progetti sociali dell’Associazione L’Aquilone Onlus e la prima edizione di “Swim for Parkinson”.

Il Presidente dell’Aquilone Onlus Rosario Lo Faro, si è mostrato soddisfatto per la perfetta riuscita dell’evento e per l’attenzione mediatica ricevuta: “Le telecamere della famosa trasmissione estiva del sabato pomeriggio assieme a quelle delle tre reti Rai nazionali, sono state il suggello ai nostri tre lustri di volontariato, impegno e dinamismo creativo.

Questa edizione si è svolta col patrocinio della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e l’Accademia Limpe – Dismov presieduta dal prof. Pietro Cortelli, Presidente della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus, il quale ha dichiarato: “Sono contento per il successo ottenuto dai nostri atleti, in uno scenario unico, lo ripeteremo il prossimo anno con un numero superiore di pazienti, il messaggio ai 350.000 pazienti italiani è quello che si può sfidare lo Stretto, ma con la giusta motivazione e preparazione”.

Ospite d’onore della traversata la famiglia del giovane Tancrede Roy di Boston USA, per la grande fiducia e per il sostegno economico e morale dato all’Aquilone. Tancrede Roy ha letto un messaggio molto applaudito, rivolto ai nuotatori parkinsoniani, all’Aquilone e alla bella Sicilia, che lo ha adottato e che non smetterà di amare, a seguire ha firmato un assegno di $ 18,300, destinato alle attività solidali dell’Aquilone”.

Testimonial della XIV edizione dell’artista Alex Caminiti, per L’Aquilone, mentre nella prima edizione di “Swim for Parkinson della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus e l’Accademia Limpe – Dismov”. l’Associazione L’Aquilone” e stata Cecilia Ferrari, assieme al campione olimpionico Massimiliano Rosolino. L’arrivo sulla spiaggia della Lega è stato salutato da un lungo applauso, Domenico Interdonato presentatore dell’evento ha chiamato tutti gli atleti sul palco per la consegna della medaglia, l’ attestato e maglietta.

La consegna delle due opere alla famiglia Roy e al Presidente della LIMPE prof. Pietro Cortelli, è avvenuta in una pausa della consegna. Premiati per primi gli atleti parkinsoniani Maria Sivo, Anna Laura Maurin, Emanuela Oliveri, Marina Agrillo, Stefano Ghidotti e Cecilia Ferrari. Sul palco dei giardini a mare della Lega anche il Presidente dott. Luigi Albanese, che ha dato il benvenuto ai team provenienti da tutta l’Italia e si è detto commosso nel vedere lo sforzo fisico, dei nuotatori che nuotavano contro la malattia.

Il primo pomeriggio è stato apprezzato dalla presenza dei tre “Ambasciatori del Gusto” messinesi: Lillo Freni della rinomata pasticceria Freni, Pasquale Caliri del Ristorante “Marina del Nettuno” e Francesco Arena del panificio Masino Arena e con il concorso dell’azienda Arrigo Vini – Cantine Alagna di Marsala, presentata da Lorenzo Arrigo. Molto gradita la focaccia, i tortini di riso, la cassata e i dolci innaffiati da eccellente marsala, insieme sono riusciti a fare un gioco di squadra e a trovare il gradimento di tutti.

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Messina: ecco le immagini della 4ª edizione della Traversata Solidale dello Stretto, all’evento solidale presenti le telecamere di Linea Blu e della Rai

Stretto di Messina a nuoto. La sfida della traversata dello Stretto di Messina è stata ancora vinta da Cecilia Ferrari, ma questa volta non era sola, assieme a lei si sono tuffati da Capo Peloro altri cinque atleti parkinsoniani, per poi giungere a Cannitello in ordine sparso, stanchi ma felici.

L’obiettivo era quello di affrontare con successo l’ostacolo delle correnti e dei vortici dello Stretto, che è stato superato grazie al coordinamento del Comandante Giovanni Fiannacca, che ha curato l’azione delle venti imbarcazioni a supporto dei nuotatori e delle troupe televisive, alla regia della Capitaneria di Porto di Messina e al supporto logistico della Sezione messinese della Lega Navale.

La manifestazione “Un Mare da Vivere… senza Barriere” dell’Associazione L’Aquilone Onlus di Messina, giunta alla XIV edizione, ha ospitato la quarta edizione della Traversata Solidale dello Stretto di Messina “Tancrede Swim Challenge… la sfida di un giorno la sfida per la vita”, dedicata al giovane Tancrede Roy di Boston (Usa), che sostiene i progetti sociali dell’Associazione L’Aquilone Onlus e la prima edizione di “Swim for Parkinson”.

Il Presidente dell’Aquilone Onlus Rosario Lo Faro, si è mostrato soddisfatto per la perfetta riuscita dell’evento e per l’attenzione mediatica ricevuta: “Le telecamere della famosa trasmissione estiva del sabato pomeriggio assieme a quelle delle tre reti Rai nazionali, sono state il suggello ai nostri tre lustri di volontariato, impegno e dinamismo creativo.

Stretto di Messina a nuoto: messaggio di speranza per i 350.000 pazienti italiani

Questa edizione si è svolta col patrocinio della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e l’Accademia Limpe – Dismov presieduta dal prof. Pietro Cortelli, Presidente della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus, il quale ha dichiarato: “Sono contento per il successo ottenuto dai nostri atleti, in uno scenario unico, lo ripeteremo il prossimo anno con un numero superiore di pazienti, il messaggio ai 350.000 pazienti italiani è quello che si può sfidare lo Stretto, ma con la giusta motivazione e preparazione”.

Ospite d’onore della traversata la famiglia del giovane Tancrede Roy di Boston USA, per la grande fiducia e per il sostegno economico e morale dato all’Aquilone. Tancrede Roy ha letto un messaggio molto applaudito, rivolto ai nuotatori parkinsoniani, all’Aquilone e alla bella Sicilia, che lo ha adottato e che non smetterà di amare, a seguire ha firmato un assegno di $ 18,300, destinato alle attività solidali dell’Aquilone”.

Testimonial della XIV edizione dell’artista Alex Caminiti, per L’Aquilone, mentre nella prima edizione di “Swim for Parkinson della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus e l’Accademia Limpe – Dismov”. l’Associazione L’Aquilone” e stata Cecilia Ferrari, assieme al campione olimpionico Massimiliano Rosolino. L’arrivo sulla spiaggia della Lega è stato salutato da un lungo applauso, Domenico Interdonato presentatore dell’evento ha chiamato tutti gli atleti sul palco per la consegna della medaglia, l’ attestato e maglietta.

Momenti di festa e buon cibo con gli Ambasciatori del Gusto

La consegna delle due opere alla famiglia Roy e al Presidente della LIMPE prof. Pietro Cortelli, è avvenuta in una pausa della consegna. Premiati per primi gli atleti parkinsoniani Maria Sivo, Anna Laura Maurin, Emanuela Oliveri, Marina Agrillo, Stefano Ghidotti e Cecilia Ferrari. Sul palco dei giardini a mare della Lega anche il Presidente dott. Luigi Albanese, che ha dato il benvenuto ai team provenienti da tutta l’Italia e si è detto commosso nel vedere lo sforzo fisico, dei nuotatori che nuotavano contro la malattia.

Il primo pomeriggio è stato apprezzato dalla presenza dei tre “Ambasciatori del Gusto” messinesi: Lillo Freni della rinomata pasticceria Freni, Pasquale Caliri del Ristorante “Marina del Nettuno” e Francesco Arena del panificio Masino Arena e con il concorso dell’azienda Arrigo Vini – Cantine Alagna di Marsala, presentata da Lorenzo Arrigo. Molto gradita la focaccia, i tortini di riso, la cassata e i dolci innaffiati da eccellente marsala, insieme sono riusciti a fare un gioco di squadra e a trovare il gradimento di tutti.

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Messina: ecco le immagini della 4ª edizione della Traversata Solidale dello Stretto, all’evento solidale presenti le telecamere di Linea Blu e della Rai

La sfida della traversata dello Stretto di Messina è stata ancora vinta da Cecilia Ferrari, ma questa volta non era sola, assieme a lei si sono tuffati da Capo Peloro altri cinque atleti parkinsoniani, per poi giungere a Cannitello in ordine sparso, stanchi ma felici. L’obiettivo era quello di affrontare con successo l’ostacolo delle correnti e dei vortici dello Stretto, che è stato superato grazie al coordinamento del Comandante Giovanni Fiannacca, che ha curato l’azione delle venti imbarcazioni a supporto dei nuotatori e delle troupe televisive, alla regia della Capitaneria di Porto di Messina e al supporto logistico della Sezione messinese della Lega Navale. La manifestazione “Un Mare da Vivere… senza Barriere” dell’Associazione L’Aquilone Onlus di Messina, giunta alla XIV edizione, ha ospitato la quarta edizione della Traversata Solidale dello Stretto di Messina “Tancrede Swim Challenge… la sfida di un giorno la sfida per la vita”, dedicata al giovane Tancrede Roy di Boston (Usa), che sostiene i progetti sociali dell’Associazione L’Aquilone Onlus e la prima edizione di “Swim for Parkinson”. Il Presidente dell’Aquilone Onlus Rosario Lo Faro, si è mostrato soddisfatto per la perfetta riuscita dell’evento e per l’attenzione mediatica ricevuta: “Le telecamere della famosa trasmissione estiva del sabato pomeriggio assieme a quelle delle tre reti Rai nazionali, sono state il suggello ai nostri tre lustri di volontariato, impegno e dinamismo creativo.

Questa edizione si è svolta col patrocinio della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e l’Accademia Limpe – Dismov presieduta dal prof. Pietro Cortelli, Presidente della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus, il quale ha dichiarato: “Sono contento per il successo ottenuto dai nostri atleti, in uno scenario unico, lo ripeteremo il prossimo anno con un numero superiore di pazienti, il messaggio ai 350.000 pazienti italiani è quello che si può sfidare lo Stretto, ma con la giusta motivazione e preparazione”. Ospite d’onore della traversata la famiglia del giovane Tancrede Roy di Boston USA, per la grande fiducia e per il sostegno economico e morale dato all’Aquilone. Tancrede Roy ha letto un messaggio molto applaudito, rivolto ai nuotatori parkinsoniani, all’Aquilone e alla bella Sicilia, che lo ha adottato e che non smetterà di amare, a seguire ha firmato un assegno di $ 18,300, destinato alle attività solidali dell’Aquilone”. Testimonial della XIV edizione dell’artista Alex Caminiti, per L’Aquilone, mentre nella prima edizione di “Swim for Parkinson della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus e l’Accademia Limpe – Dismov”. l’Associazione L’Aquilone” e stata Cecilia Ferrari, assieme al campione olimpionico Massimiliano Rosolino. L’arrivo sulla spiaggia della Lega è stato salutato da un lungo applauso, Domenico Interdonato presentatore dell’evento ha chiamato tutti gli atleti sul palco per la consegna della medaglia, l’ attestato e maglietta. La consegna delle due opere alla famiglia Roy e al Presidente della LIMPE prof. Pietro Cortelli, è avvenuta in una pausa della consegna. Premiati per primi gli atleti parkinsoniani Maria Sivo, Anna Laura Maurin, Emanuela Oliveri, Marina Agrillo, Stefano Ghidotti e Cecilia Ferrari.

Sul palco dei giardini a mare della Lega anche il Presidente dott. Luigi Albanese, che ha dato il benvenuto ai team provenienti da tutta l’Italia e si è detto commosso nel vedere lo sforzo fisico, dei nuotatori che nuotavano contro la malattia. Il primo pomeriggio è stato apprezzato dalla presenza dei tre “Ambasciatori del Gusto” messinesi: Lillo Freni della rinomata pasticceria Freni, Pasquale Caliri del Ristorante “Marina del Nettuno” e Francesco Arena del panificio Masino Arena e con il concorso dell’azienda Arrigo Vini – Cantine Alagna di Marsala, presentata da Lorenzo Arrigo. Molto gradita la focaccia, i tortini di riso, la cassata e i dolci innaffiati da eccellente marsala, insieme sono riusciti a fare un gioco di squadra e a trovare il gradimento di tutti.

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3,5 chilometri di nuoto in acque libere per 6 nuotatori parkinsoniani. Rosolino testimonial #SwimforParkinson

Lunedì 29 luglio a Messina è andata in scena la prima edizione della “Swim for Parkinson” col patrocinio della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e l’Accademia Limpe, manifestazione inserita nell’ambito di “Un Mare da Vivere… senza Barriere” promossa dall’associazione L’Aquilone Onlus di Messina.
Al via circa 35 partecipanti fra cui sei nuotatori parkinsoniani che hanno effettuato la traversata dello Stretto coprendo a nuoto i circa 3,5 i chilometri che separano Punta Faro, in Sicilia, da Cannitello, in Calabria.
On line sulla pagina FB della Fondazione Limpe e qui sotto nel servizio Rai alcune immagini della traversata.
I neurologi della Fondazione Limpe sottolineano: “Integrare le terapie con lo sport è importante”.

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A Messina la prima edizione della "Swim for Parkinson", la traversata a nuoto dello Stretto di sei persone colpite dalla malattia. I neurologi della Fondazione Limpe: "Integrare le terapie con lo sport è importante".

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Presentata la XIV edizione della manifestazione organizzata dall’associazione L’Aquilone Onlus. Trenta gli atleti che si sfidano

Un mare da Vivere… senza Barriere”. E' il tema della XIV edizione della manifestazione organizzata dall’associazione L’Aquilone Onlus di Messina e presentata al Salone delle Bandiera.
Per il secondo anno verrà lanciato un importante messaggio sociale, infatti, dopo l’impresa del 2018 di Cecilia Ferrari, nuotatrice di Arona, affetta da Parkinson, per l’edizione 2019 l'evento si svolgerà col patrocinio della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e l’Accademia Limpe – Dismov.
Lunedì 29 luglio alle ore 11 saranno 30, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che sfideranno gli oltre 3 km di mare per raggiungere Cannitello in Calabria tuffandosi da punta Faro. Ospite d'onore della conferenza stampa l'artista Alex Caminiti e Cecilia Ferrari Testimonial assieme al campione olimpionico Massimiliano Rosolino della prima edizione "Swim for Parkinson". Cecilia si è detta felice di poter ritornare a Messina e di aver saputo coinvolgere altri atleti con il Parkinson. I lavori sono stati moderati dal giornalista Domenico Interdonato e aperti da Francesca Morgante, professore Associato di Neurologia Università di Messina e St George’s University di Londra (dove svolge la sua attività di ricerca), l'esperta neurologa messinese da tempo segue progetti di rilievo in questo settore.
La dottoressa Morgante ha ringraziato la Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e l’Accademia Limpe – Dismov: "oggi siamo qui anche grazie a loro, i malati di Parkinson, devono allertarsi fin dai primi sintomi e non devono celare la loro malattia, l'intervento precoce è importante, la ricerca sta facendo dei passi notevoli e mi auguro si arrivi presto ad una soluzione, che riesca a ridimensionare il Parkinson, devo ringraziare inoltre il presidente e il team dell'associazione L'Aquilone, per lo sforzo organizzativo, l'impegno e la coinvolgente passione".
Da ricordare l'intervento di Maria Chiara Sensi, neurologo specializzato in Malattia di Parkinson, Azienda Ospedaliero - Universitaria Arcispedale Sant'Anna, la quale ha evidenziato l'opera della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e dell’Accademia Limpe – Dismov. Sono intervenuti inoltre Bice Zumbo, dell'associazione Italiana Parkinson di Milano. Stefano Ghidotti di Bergamo, presidente dell'associazione Parkinson e sport e vicepresidente del Comitato Italiano Associazioni Parkinson e Sport. Maria Sivo, dell'Associazione Parkinsoniani di Padova. Marina Agrillo di Napoli, dell'Associazione Parkinson Partenope.
Luigi Albanese, presidente della Lega Navale di Messina, ha dato il benvenuto ai team provenienti da tutta l'Italia e inoltre ha ricordato che la Lega è vicina a chi soffre e sostiene i nobili progetti dell'associazione l'Aquilone. Matteo Allone, direttore del Centro Diurno Camelot di Messina, si è soffermato a ricordare il lungo sodalizio e il grande gioco di squadra, svolto in questi tre lustri di attività di volontariato svolta insieme all'Aquilone.
Rosario Lo Faro Presidente dell'associazione "L'Aquilone", organizzatrice dell'evento con commozione e orgoglio ha ricordato il lavoro svolto senza l'aiuto delle istituzioni, ma con i soli contributi dei donatori, a tal proposito ha ringraziato la Lega Navale di Messina e la famiglia del giovane Tancrede Roy per la grande fiducia e per il sostegno economico e morale dato all'Aquilone. Inoltre ha voluto ringraziare l'artista Alex Caminiti per le due sue opere che lunedì 29 luglio, saranno donate alla Limpe e alla Famiglia Roy.
Il manager Patrizio Tomada, "Foreign Chiarity programs coordinator" dell'Aquilone, ha ricordato la quarta edizione della Traversata Solidale dello Stretto di Messina “Tancrede Swim Challenge... la sfida di un giorno la sfida per la vita”, dedicata al giovane Tancrede Roy di Boston (Usa), che sostiene i progetti sociali dell’Associazione L’Aquilone Onlus. Ha concluso i lavori il comandante Giovanni Fiannacca direttore della traversata, il quale ha spiegato il gioco delle correnti e ricordato alcuni spunti organizzativi.

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Appuntamento sabato alle ore 10.00 nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina "Palazzo Zanca", per la conferenza stampa di presentazione del progetto “Un Mare da Vivere… senza Barriere” dell’Associazione L’Aquilone Onlus di Messina, giunto alla XIV edizione.

Saranno presenti alla conferenza stampa moderata dal giornalista Domenico Interdonato: Cecilia Ferrari Testimonial assieme al campione olimpionico Massimiliano Rosolino della prima edizione "Swim for Parkinson" - il prof. Pietro Cortelli, Presidente della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus - Ordinario di Neurologia dell´Università di Bologna - la dott.ssa Francesca Morgante Università di Messina - il dott. Matteo Allone Direttore del Centro Diurno Camelot di Messina, il dott. Luigi Albanese Presidente della Lega Navale di Messina, Patrizio Tomada e Rosario Lo Faro, rispettivamente "Foreign Chiarity programs coordinator" e Presidente dell´Associazione "L´Aquilone", organizzatrice dell´evento.

Lunedì 29 luglio alle ore 11.00 si svolgerà la quarta edizione della Traversata Solidale dello Stretto di Messina “Tancrede Swim Challenge... la sfida di un giorno la sfida per la vita”, dedicata al giovane Tancrede Roy di Boston (Usa), che sostiene i progetti sociali dell’Associazione L’Aquilone Onlus. Per il secondo anno verrà lanciato un importante messaggio sociale, infatti, dopo l’impresa del 2018 di Cecilia Ferrari, nuotatrice di Arona, affetta da Parkinson, per l’edizione 2019 l´evento si svolgerà col patrocinio della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus e dell’Accademia Limpe – Dismov. Saranno 30, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che quest’anno sfideranno gli oltre 3 km di mare per raggiungere Cannitello in Calabria tuffandosi da punta Faro.

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Saranno 30, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che lunedì 29 luglio attraverseranno a nuoto lo Stretto di Messina, sfidando gli oltre 3,5 km di mare che separano Punta Faro, in Sicilia, da Cannitello, in Calabria. L'iniziativa #SwimForParkinson rientra nell'ambito del progetto 'Un mare da Vivere… senza Barriere', promosso dall'associazione L'Aquilone Onlus di Messina, ed è patrocinata dall'Accademia per lo Studio della Malattia di Parkinson e i Disordini del Movimento (Limpe-Dismov).

"Lo stress associato alla malattia, sia in fase iniziale che avanzata, influenzano la qualità della vita dei pazienti con Parkinson e dei caregiver", spiega Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e ordinario di Neurologia dell'Università di Bologna. "In particolar modo - aggiunge - i disturbi dell'affettività e della sfera cognitiva, ansia e depressione contribuiscono al deterioramento della qualità di vita. Per questo è necessario, per quanto possibile, anche mantenere i propri interessi e fare molto sport. Il nuoto, ad esempio, porta dei benefici fisici, ma anche mentali".

Per la Traversata Solidale, a sfidare il mare saranno quest'anno quindi anche una squadra composta da 6 atleti con Parkison e un medico: Stefano Ghidotti, Emanuela Olivieri, Luca Pilati, Marina Agrillo, Marisa Sivo e il neurologo Nicola Modugno. A capitanarli, Cecilia Ferrari, che ripeterà l'impresa per la seconda volta. "Mi sono allenata con molto impegno e sono sicura di riuscire anche quest'anno" racconta. "Per la Fondazione e l'Accademia è una priorità assoluta patrocinare, sostenere e affiancare iniziative legate al benessere del paziente attraverso le attività sportive" conclude Leonardo Lopiano, presidente Accademia Limpe-Dismov e ordinario di Neurologia dell'Università di Torino.

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Dovranno attraversare oltre 3,5 Km di mare a nuoto il prossimo 29 luglio.

Saranno 30, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che lunedì 29 luglio attraverseranno a nuoto lo Stretto di Messina, sfidando gli oltre 3,5 km di mare che separano Punta Faro, in Sicilia, da Cannitello, in Calabria.

L’iniziativa #SwimForParkinson rientra nell’ambito del progetto ‘Un mare da Vivere… senza Barriere’, promosso dall’associazione L’Aquilone Onlus di Messina, ed è patrocinata dall’Accademia per lo Studio della Malattia di Parkinson e i Disordini del Movimento (Limpe-Dismov). “Lo stress associato alla malattia, sia in fase iniziale che avanzata, influenzano la qualità della vita dei pazienti con Parkinson e dei caregiver”, spiega Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e ordinario di Neurologia dell’Università di Bologna.

“In particolar modo – aggiunge – i disturbi dell’affettività e della sfera cognitiva, ansia e depressione contribuiscono al deterioramento della qualità di vita. Per questo è necessario, per quanto possibile, anche mantenere i propri interessi e fare molto sport. Il nuoto, ad esempio, porta dei benefici fisici, ma anche mentali”. Per la Traversata Solidale, a sfidare il mare saranno quest’anno quindi anche una squadra composta da 6 atleti con Parkison e un medico: Stefano Ghidotti, Emanuela Olivieri, Luca Pilati, Marina Agrillo, Marisa Sivo e il neurologo Nicola Modugno.

A capitanarli, Cecilia Ferrari, che ripeterà l’impresa per la seconda volta. “Mi sono allenata con molto impegno e sono sicura di riuscire anche quest’anno”, racconta. “Per la Fondazione e l’Accademia è una priorità assoluta patrocinare, sostenere e affiancare iniziative legate al benessere del paziente attraverso le attività sportive”, conclude Leonardo Lopiano, presidente Accademia Limpe-Dismov e ordinario di Neurologia dell’Università di Torino.

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Si svolgerà, lunedì 29 luglio, alle 11, la quarta edizione della traversata solidale dello Stretto di Messina “Tancrede Swim Challenge… la sfida di un giorno la sfida per la vita”, dedicata alla famiglia Roy di Boston (Usa), che sostiene i progetti sociali dell’associazione L’Aquilone onlus. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Un mare da vivere… senza barriere”. Saranno 30, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che quest’anno sfideranno gli oltre 3 chilometri di mare per raggiungere Cannitello in Calabria tuffandosi da Punta Faro. Due le modalità di partecipazione: traversata completa (3600 metri) e staffetta.“Il mare ha un ruolo terapeutico per il superamento di ogni forma di disagio – afferma Pietro Cortelli, docente di Neurologia dell’Università di Bologna -. I fattori della malattia associati allo stress, sia in fase iniziale che avanzata, influenzano la qualità della vita dei pazienti e dei familiari e assistenti. In particolar modo, i disturbi dell’affettività (ansia e depressione), il dolore e i disturbi della sfera cognitiva e autonomica, contribuiscono al deterioramento della qualità di vita, sin dalle prime fasi della malattia. Per questo, è necessario, per quanto possibile, anche mantenere i propri interessi e fare molto sport. Il nuoto, per esempio, porta dei benefici fisici, ma anche mentali”.

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Saranno 30, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che lunedì 29 luglio attraverseranno a nuoto lo Stretto di Messina, sfidando gli oltre 3,5 km di mare che separano Punta Faro, in Sicilia, da Cannitello, in Calabria.

L'iniziativa #SwimForParkinson rientra nell'ambito del progetto 'Un mare da Vivere… senza Barriere', promosso dall'associazione L'Aquilone Onlus di Messina, ed è patrocinata dall'Accademia per lo Studio della Malattia di Parkinson e i Disordini del Movimento (Limpe-Dismov). "Lo stress associato alla malattia, sia in fase iniziale che avanzata, influenzano la qualità della vita dei pazienti con Parkinson e dei caregiver", spiega Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e ordinario di Neurologia dell'Università di Bologna.

"In particolar modo - aggiunge - i disturbi dell'affettività e della sfera cognitiva, ansia e depressione contribuiscono al deterioramento della qualità di vita. Per questo è necessario, per quanto possibile, anche mantenere i propri interessi e fare molto sport. Il nuoto, ad esempio, porta dei benefici fisici, ma anche mentali". Per la Traversata Solidale, a sfidare il mare saranno quest'anno quindi anche una squadra composta da 6 atleti con Parkison e un medico: Stefano Ghidotti, Emanuela Olivieri, Luca Pilati, Marina Agrillo, Marisa Sivo e il neurologo Nicola Modugno.

A capitanarli, Cecilia Ferrari, che ripeterà l'impresa per la seconda volta. "Mi sono allenata con molto impegno e sono sicura di riuscire anche quest'anno", racconta. "Per la Fondazione e l'Accademia è una priorità assoluta patrocinare, sostenere e affiancare iniziative legate al benessere del paziente attraverso le attività sportive", conclude Leonardo Lopiano, presidente Accademia Limpe-Dismov e ordinario di Neurologia dell'Università di Torino.

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Una traversata solidale dello Stretto di Messina per rilanciare la lotta al Parkinson. Lunedì 29 luglio alle 11 si svolgerà la quarta edizione della ‘Tancrede Swim Challenge… la sfida di un giorno la sfida per la vita’ dedicata alla famiglia Roy di Boston (Usa) che sostiene i progetti sociali dell’Associazione L’Aquilone. Saranno 30, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che quest’anno sfideranno gli oltre 3 chilometri di mare per raggiungere Cannitello in Calabria tuffandosi da Punta Faro. Testimonial di #SwimforParkinson è l’ex campione di nuoto Massimiliano Rosolino.

Dopo l’impresa del 2018 di Cecilia Ferrari, nuotatrice di Arona, affetta da Parkinson, per l’edizione 2019 l’evento si svolgerà col patrocinio della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e l’Accademia Limpe – Dismov. La Fondazione, da sempre impegnata per migliorare la qualità di vita del paziente parkinsoniano e dei suoi familiari, quest’anno presenta 6 atleti con Parkison, che hanno deciso di cimentarsi in questa grande impresa dopo aver ascoltato l’esperienza diretta di Cecilia Ferrari, testimonial di #SwimforParkinson insieme a Massimiliano Rosolino, che ha raccontato lo scorso anno la sua storia nel corso della Convention dei pazienti ‘Parkinson: Corpo & Anima’, che si tiene ogni anno a Roma nel mese di ottobre. Cecilia che ripeterà l’impresa per la seconda volta. “Mi sono allenata con molto impegno e sono sicura di riuscire anche quest’anno”, dice durante un’intervista doppia realizzata con il campione di nuoto Massimiliano Rosolino e visibile sulla pagina Facebook della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus.

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Saranno 30, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che lunedì 29 luglio attraverseranno a nuoto lo Stretto di Messina, sfidando gli oltre 3,5 km di mare che separano Punta Faro, in Sicilia, da Cannitello, in Calabria.
L'iniziativa #SwimForParkinson rientra nell'ambito del progetto 'Un mare da Vivere… senza Barriere', promosso dall'associazione L'Aquilone Onlus di Messina, ed è patrocinata dall'Accademia per lo Studio della Malattia di Parkinson e i Disordini del Movimento (Limpe-Dismov). "Lo stress associato alla malattia, sia in fase iniziale che avanzata, influenzano la qualità della vita dei pazienti con Parkinson e dei caregiver", spiega Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e ordinario di Neurologia dell'Università di Bologna.
"In particolar modo - aggiunge - i disturbi dell'affettività e della sfera cognitiva, ansia e depressione contribuiscono al deterioramento della qualità di vita. Per questo è necessario, per quanto possibile, anche mantenere i propri interessi e fare molto sport. Il nuoto, ad esempio, porta dei benefici fisici, ma anche mentali". Per la Traversata Solidale, a sfidare il mare saranno quest'anno quindi anche una squadra composta da 6 atleti con Parkison e un medico: Stefano Ghidotti, Emanuela Olivieri, Luca Pilati, Marina Agrillo, Marisa Sivo e il neurologo Nicola Modugno.
A capitanarli, Cecilia Ferrari, che ripeterà l'impresa per la seconda volta. "Mi sono allenata con molto impegno e sono sicura di riuscire anche quest'anno", racconta. "Per la Fondazione e l'Accademia è una priorità assoluta patrocinare, sostenere e affiancare iniziative legate al benessere del paziente attraverso le attività sportive", conclude Leonardo Lopiano, presidente Accademia Limpe-Dismov e ordinario di Neurologia dell'Università di Torino.

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"Saranno 30, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che quest'anno sfideranno gli oltre 3 chilometri di mare per raggiungere Cannitello in Calabria tuffandosi da Punta Faro. Testimonial di #SwimforParkinson è l'ex campione di nuoto Massimiliano Rosolino"

Una traversata solidale dello Stretto di Messina per rilanciare la lotta al Parkinson. Lunedì 29 luglio alle 11 si svolgerà la quarta edizione della 'Tancrede Swim Challenge... la sfida di un giorno la sfida per la vita' dedicata alla famiglia Roy di Boston (Usa) che sostiene i progetti sociali dell'Associazione L'Aquilone.
Saranno 30, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che quest'anno sfideranno gli oltre 3 chilometri di mare per raggiungere Cannitello in Calabria tuffandosi da Punta Faro. Testimonial di #SwimforParkinson è l'ex campione di nuoto Massimiliano Rosolino. Dopo l'impresa del 2018 di Cecilia Ferrari, nuotatrice di Arona, affetta da Parkinson, per l'edizione 2019 l'evento si svolgerà col patrocinio della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e l'Accademia Limpe - Dismov.
"In questo progetto il mare ha un ruolo terapeutico per il superamento di ogni forma di disagio - spiega Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus, ordinario di Neurologia dell'Università di Bologna - I fattori della malattia associati allo stress, sia in fase iniziale che avanzata, influenzano la qualità della vita dei pazienti e dei caregiver (familiari e assistenti). In particolar modo i disturbi dell'affettività (ansia e depressione), il dolore e i disturbi della sfera cognitiva e autonomica contribuiscono al deterioramento della qualità di vita, sin dalle prime fasi della malattia. Per questo è necessario, per quanto possibile, anche mantenere i propri interessi e fare molto sport. Il nuoto, ad esempio, porta dei benefici fisici, ma anche mentali".

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"E' necessario, per quanto possibile, mantenere i propri interessi e fare molto sport" per combattere gli effetti del Parkinson, secondo gli esperti, e il nuoto può fornire molti benefici"

Lunedì 29 luglio, 30 atleti, di cui 6 affetti da Parkinson, attraverseranno a nuoto lo Stretto di Messina, sfidando gli oltre 3,5 km di mare che separano Punta Faro, in Sicilia, da Cannitello, in Calabria. L’iniziativa #SwimForParkinson rientra nell’ambito del progetto ‘Un mare da Vivere senza Barriere’, promosso dall’associazione L’Aquilone Onlus di Messina, ed è patrocinata dall’Accademia per lo Studio della Malattia di Parkinson e i Disordini del Movimento (Limpe-Dismov). “Lo stress associato alla malattia, sia in fase iniziale che avanzata, influenzano la qualità della vita dei pazienti con Parkinson e dei caregiver“, spiega Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e ordinario di Neurologia dell’Università di Bologna. “In particolar modo – aggiunge – i disturbi dell’affettività e della sfera cognitiva, ansia e depressione contribuiscono al deterioramento della qualità di vita. Per questo è necessario, per quanto possibile, anche mantenere i propri interessi e fare molto sport. Il nuoto, ad esempio, porta dei benefici fisici, ma anche mentali“.
La squadra di 6 atleti con Parkinson e un medico è composta da Stefano Ghidotti, Emanuela Olivieri, Luca Pilati, Marina Agrillo, Marisa Sivo e il neurologo Nicola Modugno. A capitanarli, Cecilia Ferrari, che ripeterà l’impresa per la seconda volta. “Mi sono allenata con molto impegno e sono sicura di riuscire anche quest’anno”, racconta. “Per la Fondazione e l’Accademia è una priorità assoluta patrocinare, sostenere e affiancare iniziative legate al benessere del paziente attraverso le attività sportive“, conclude Leonardo Lopiano, presidente Accademia Limpe-Dismov e ordinario di Neurologia dell’Universita’ di Torino.

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Il campione Rosolino testimonial dell’evento #SwimForParkinson che porterà 30 atleti, di cui 6 affetti dal Parkinson, a sfidare a nuoto i 3,5 chilometri dello Stretto di Messina

Lunedì 29 luglio 30 atleti, di cui 6 affetti dal morbo di parkinson, attraverseranno a nuoto lo Stretto di Messina, sfidando gli oltre 3,5 km di mare che separano Punta Faro, in Sicilia, da Cannitello, in Calabria. L’iniziativa #SwimForParkinson rientra nell’ambito del progetto ‘Un mare da Vivere… senza Barriere’, promosso dall’associazione L’Aquilone Onlus di Messina, ed è patrocinata dall’Accademia per lo Studio della Malattia di Parkinson e i Disordini del Movimento (Limpe-Dismov).
“Lo stress associato alla malattia, sia in fase iniziale che avanzata, influenzano la qualità della vita dei pazienti con Parkinson e dei caregiver – ha spiegato Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e ordinario di Neurologia dell’Università di Bologna – in particolar modo i disturbi dell’affettività e della sfera cognitiva, ansia e depressione contribuiscono al deterioramento della qualità di vita. Per questo è necessario, per quanto possibile, anche mantenere i propri interessi e fare molto sport. Il nuoto, ad esempio, porta dei benefici fisici, ma anche mentali”.
Per la Traversata Solidale, a sfidare il mare saranno quest’anno quindi anche una squadra composta da 6 atleti con Parkison e un medico: Stefano Ghidotti, Emanuela Olivieri, Luca Pilati, Marina Agrillo, Marisa Sivo e il neurologo Nicola Modugno. A capitanarli, Cecilia Ferrari, che ripeterà l’impresa per la seconda volta. “Mi sono allenata con molto impegno e sono sicura di riuscire anche quest’anno – racconta – e per la Fondazione e l’Accademia è una priorità assoluta patrocinare, sostenere e affiancare iniziative legate al benessere del paziente attraverso le attività sportive”, conclude Leonardo Lopiano, presidente Accademia Limpe-Dismov e ordinario di Neurologia dell’Università di Torino.

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Saranno 30, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che lunedì 29 luglio attraverseranno a nuoto lo Stretto di Messina, sfidando gli oltre 3,5 km di mare che separano Punta Faro, in Sicilia, da Cannitello, in Calabria. L’iniziativa #SwimForParkinson rientra nell’ambito del progetto ‘Un mare da Vivere senza Barriere’, promosso dall’associazione L’Aquilone Onlus di Messina, ed è patrocinata dall’Accademia per lo Studio della Malattia di Parkinson e i Disordini del Movimento (Limpe-Dismov). “Lo stress associato alla malattia, sia in fase iniziale che avanzata, influenzano la qualità della vita dei pazienti con Parkinson e dei caregiver”, spiega Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e ordinario di Neurologia dell’Università di Bologna. “In particolar modo – aggiunge – i disturbi dell’affettività e della sfera cognitiva, ansia e depressione contribuiscono al deterioramento della qualità di vita. Per questo è necessario, per quanto possibile, anche mantenere i propri interessi e fare molto sport. Il nuoto, ad esempio, porta dei benefici fisici, ma anche mentali”. Per la Traversata Solidale, a sfidare il mare saranno quest’anno quindi anche una squadra composta da 6 atleti con Parkison e un medico: Stefano Ghidotti, Emanuela Olivieri, Luca Pilati, Marina Agrillo, Marisa Sivo e il neurologo Nicola Modugno. A capitanarli, Cecilia Ferrari, che ripeterà l’impresa per la seconda volta. “Mi sono allenata con molto impegno e sono sicura di riuscire anche quest’anno”, racconta. “Per la Fondazione e l’Accademia è una priorità assoluta patrocinare, sostenere e affiancare iniziative legate al benessere del paziente attraverso le attività sportive”, conclude Leonardo Lopiano, presidente Accademia Limpe-Dismov e ordinario di Neurologia dell’Università di Torino.(ANSA)

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Saranno 30, di cui 6 parkinsoniani, gli atleti che lunedi’ 29 luglio attraverseranno a nuoto lo Stretto di Messina, sfidando gli oltre 3,5 km di mare che separano Punta Faro, in Sicilia, da Cannitello, in Calabria. L’iniziativa #SwimForParkinson rientra nell’ambito del progetto ‘Un mare da Vivere? senza Barriere’, promosso dall’associazione L’Aquilone Onlus di Messina, ed e’ patrocinata dall’Accademia per lo Studio della Malattia di Parkinson e i Disordini del Movimento (Limpe-Dismov). “Lo stress associato alla malattia, sia in fase iniziale che avanzata, influenzano la qualita’ della vita dei pazienti con Parkinson e dei caregiver”, spiega Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e ordinario di Neurologia dell’Universita’ di Bologna. “In particolar modo – aggiunge – i disturbi dell’affettivita’ e della sfera cognitiva, ansia e depressione contribuiscono al deterioramento della qualita’ di vita. Per questo e’ necessario, per quanto possibile, anche mantenere i propri interessi e fare molto sport. Il nuoto, ad esempio, porta dei benefici fisici, ma anche mentali”. Per la Traversata Solidale, a sfidare il mare saranno quest’anno quindi anche una squadra composta da 6 atleti con Parkison e un medico: Stefano Ghidotti, Emanuela Olivieri, Luca Pilati, Marina Agrillo, Marisa Sivo e il neurologo Nicola Modugno. A capitanarli, Cecilia Ferrari, che ripetera’ l’impresa per la seconda volta. “Mi sono allenata con molto impegno e sono sicura di riuscire anche quest’anno”, racconta. “Per la Fondazione e l’Accademia è una priorita’ assoluta patrocinare, sostenere e affiancare iniziative legate al benessere del paziente attraverso le attività sportive”, conclude Leonardo Lopiano, presidente Accademia Limpe-Dismov e ordinario di Neurologia dell’Universita’ di Torino.(ANSA)

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